Il 12 luglio celebrerà 70 anni di sacerdozio, in attesa di compiere 94 anni il 28 luglio. Due ricorrenze importanti per padre Guglielmo Sghedoni da Corlo di Formigine, sacerdote Cappuccino e volto noto per tantissimi reggiani. Padre Guglielmo per grazia di Dio gode di discreta salute, chiede preghiere a quanti lo ricordano e attende chi desidera incontrarlo nell’infermeria del convento dei Cappuccini in via Ferrari Bonini dove lo scorso anno ha trasferito la sua dimora; basta preannunciarsi in portineria.

La lunga vita del frate Cappuccino è stata contrassegnata dalla spiritualità e da una parola arricchita dalla formazione presso l’Università Gregoriana di Roma, dove si laureò in teologia dogmatica nel 1949. Una formazione accresciuta nel tempo da continui e approfonditi studi e da una lunga esperienza pastorale nelle varie mansioni che ha sempre svolto con grande impegno ed entusiasmo.

Padre Guglielmo è stato per oltre venti anni direttore e professore dei giovani studenti avviati al sacerdozio nel convento di Reggio, per due mandati Ministro Provinciale dei Cappuccini della provincia Parmense ed è l’unico padre di questa provincia ad aver ricoperto l’incarico di Vicario Generale dell’intero Ordine a livello mondiale, con prolungata residenza a Roma. Per 12 anni è stato superiore nei conventi di Parma e Reggio Emilia; è stato, inoltre, segretario nazionale e poi presidente dei Ministri provinciali d’Italia.

Importanti i ruoli rivestiti e i servizi svolti in diocesi dal sacerdote Cappuccino: ricercato conferenziere, predicatore per missioni, esercizi spirituali ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, per anni è stato vicario episcopale per  la vita consacrata.

Per diversi trienni Padre Guglielmo è stato membro del consiglio presbiteriale diocesano e, dal 1979 al 1987, di varie commissioni preparatorie del sinodo diocesano sul tema dell’evangelizzazione in terra reggiana e guastallese, lavorando a fianco dell’allora vescovo ausiliare Camillo Ruini.