E’ stato pubblicato l’avviso di indagine di mercato con il quale il Comune di Modena cerca un nuovo direzionale: un immobile che dovrà avere una superficie lorda di 15 mila metri quadri e netta, calpestabile, di almeno 11.500, di cui 9 mila in proprietà e 2.500 in affitto con l’opzione di acquistarli nell’arco di tre anni. Il direzionale ospiterà servizi e uffici che oggi sono collocati in cinque sedi: due in proprietà (la torre di via Santi 40 e un edificio in via San Cataldo), tre in affitto (via Santi 60, via Costa e via Galaverna) con una spesa di un milione 600 mila euro all’anno.

L’acquisto avverrà attraverso la permuta di immobili: gli edifici di via Santi 40 e di via San Cataldo, oltre a Villa Montecuccoli a Baggiovara e alla relativa area edificabile.

Le proposte devono essere presentate al Comune entro le ore 13 del 27 dicembre. L’avviso è consultabile sul sito www.comune.modena.it. Per informazioni: tel. 059 2032635 oppure dir.generale@comune.modena.it.

I primi tre mesi del 2013 serviranno per la valutazione e l’aggiudicazione dopo la quale sono previsti 540 giorni per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di adeguamento per riuscire a consegnare l’immobile tra la primavera e l’estate del 2014.

“L’obiettivo – ricorda l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi – è offrire una sede funzionale ed efficiente per circa 700 lavoratori risparmiando sulle attuali spese per gli affitti e razionalizzando i costi di gestione”.

Nel nuovo direzionale si prevedono non meno di 400 vani da adibire a uffici, con almeno 20 sale riunioni e una ventina di stanze per gli archivi correnti dei settori. Per i magazzini, i depositi e i laboratori si prevede una superficie lorda di circa 2.300 metri quadri, mentre altri 1.400 metri quadri sono da riservare a depositi e stoccaggi che si possono realizzare anche all’aperto (transenne, segnaletica, cavalletti, materiali ferrosi eccetera). Il parcheggio per i mezzi di servizio (automobili e furgoni) deve avere una disponibilità di 135 posti auto e corsie di manovra.

Il nuovo direzionale, che dovrà essere collocato all’interno del perimetro urbano consolidato e facilmente accessibile in bici dal centro della città, dovrà avere una fermata del bus a non più di 300 metri e potrà essere autonomo o rappresentare una porzione compatta e dotata di autonomia funzionale di un edificio più articolato.

Nella valutazione delle proposte si terrà conto della convenienza economica, sulla base dei prezzi medi di mercato, dei costi di gestione e di manutenzione ordinaria dell’immobile, del suo stato di conservazione e della razionalità e funzionalità nella distribuzione interna dei locali. Si valuteranno, inoltre, la distanza dalla sede municipale di piazza Grande, la presenza di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili, il livello di classe energetica dell’edificio, la disponibilità di parcheggi pubblici o a uso pubblico nelle immediate vicinanze, la facilità di raggiungere l’immobile dalle principali vie di comunicazione cittadine. Attenzione sarà posta anche alla presenza in zona di attività direzionali, servizi pubblici, centri commerciali e istituti di credito.