A quanto ammontano i contributi per le seconde case danneggiate? Zero. E’ questa la denuncia di Enrico Aimi, consigliere regionale PDL, ed Antonio Platis, capogruppo a Mirandola.
Dopo molteplici indiscrezioni e la ‘melina’ della Regione che sosteneva l’esclusione solamente di quelle non affittate, il sindaco di Mirandola, ieri sera in consiglio comunale, ha finalmente dissipato ogni dubbio: neppure un becco di un quattrino per chi ha la casa agibile ma ha subito danni (ad esempio cadute di comignoli e cornicioni, …) e per tutte le seconde abitazioni.
Il piano casa che il Commissario sta elaborando – spiegano Aimi e Platis – è incentrato sul principio di dare un aiuto a chi non ha più un tetto, indipendentemente dal suo status di proprietario od inquilino.
Pertanto chi avrà la prima casa inagibile di classe “E” potrà riavere l’80%, mentre i contributi dello Stato andranno solo a vantaggio dell’affittuario nel caso di seconde case.
L’inquilino potrà dunque beneficiare del contributo di autonoma sistemazione o di una dimora reperita dal pubblico (case sfitte o moduli prefabbricati, solo a Mirandola ne verranno installati tra i 700 ed i 900).
Non va dimenticato che i centri storici della bassa, in particolare Mirandola e Finale, sono costituiti principalmente da ‘seconde case’ e quindi il rischio di costringere il privato a non effettuare gli interventi di ristrutturazione sono altissimi.
Chi spenderà di tasca propria decine e decina di migliaia di euro per ristrutturare un appartamento del centro?
Il pericolo – denunciano i due esponenti del PDL – di avere centri città semi-abbandonati è concreto, così come è altrettanto possibile che, nei casi di inagibilità meno gravi, si effettuino interventi di ripristino alla bene-meglio svalutando intere zone.
Questo rappresenterebbe la definitiva morte del cuore dei paesi della bassa, deturpandone e distruggendo per sempre l’identità.
In un contesto del genere – concludono Aimi e Platis – è evidente come il colpo inflitto al commercio sia mortale. A quanto pare chi in tutti questi anni ha pagato l’ICI e tenuto in piedi con le proprie tasse le istituzioni locali, oggi è stato completamente scaricato. Nella tanto criticata vicenda “L’Aquila” i contributi erano del 100% ed anche chi aveva la casa agibile, ma aveva un danno rilevante veniva compensato completamente.
(Enrico Aimi, consigliere regionale PDL e presidente provinciale PDL – Antonio Platis, capogruppo PDL Mirandola)



