“Di nuovo in piedi: nonostante il sisma, le difficoltà… nonostante tutto”. Sono un gruppo di commercianti e professionisti principalmente di via Curtatone, cuore storico di Mirandola le cui attività ripartiranno a tutti gli effetti entro la metà di settembre 2012 presso l’ex cantina di viale Gramsci, che prenderà il nome di ‘Centro il Borgo della Mirandola’. 25 imprese collocate all’interno di una struttura in muratura che andranno ad arricchire l’offerta del polo servizi provvisorio – e ad allargarlo quindi ulteriormente – sorto nei pressi della sede Aimag. “Hanno avuto il coraggio di muoversi rapidamente e guardare avanti e li abbiamo sostenuti. Si tratta di un momento significativo per Mirandola – dichiara Confesercenti – non solo conferma la volontà degli operatori di reagire al sisma, quanto la certezza concreta per loro di poter riaprire e lavorare fino a quando non potranno rientrare nelle loro sedi al momento inagibili”.

Al varo del bando che prevede contributi per la delocalizzazione delle PMI del commercio e dei servizi, erano pronti già da oltre un mese e mezzo. Il terremoto ha gravato su di loro costringendoli alla chiusura temporanea delle attività a causa dell’inagibilità sia strutturale che delle vie d’accesso. Ma non per questo hanno gettato la spugna, anzi supportati da Confesercenti e col sostegno delle istituzioni locali si sono attivati immediatamente col fine ricercare un spazio adeguato in cui trasferirsi. Che alla fine è stato individuato nei locali della ex cantina di viale Gramsci.

Edificio storico – risale al 1902 – e recuperato una decina d’anni fa per essere riconvertito in ristorante l’ex-cantina di Mirandola, era chiusa da tempo. Non ha subito lesioni dal sisma, se non irrisorie, e ai controlli è apparso immediatamente agibile. Per le sue caratteristiche – è disposto a corte, vanta una superficie coperta di 2400 mq, ma pure uno spazio all’aperto utilizzabile per varie attività ed è dotato intorno di parcheggi – è risultato da subito essere il luogo idoneo in cui localizzare un certo numero di PMI del commercio e dei servizi.

Al momento la Cantina rappresenta l’unico polo di delocalizzazione commerciale, nell’intera area della provincia colpita dal terremoto, sorto all’interno di una struttura in muratura. Ospiterà 25 attività imprenditoriali suddivise tra: vendita al minuto – abbigliamento, intimo, panetteria, orafo, ottica, pelletteria, giocattoli, calzature, profumeria etc. – pubblici esercizi – un ristorante, che è già alla ricerca di personale e un bar: ad entrambi sarà riservato anche uno spazio all’aperto – e studi di professionisti.

“Già dopo la prima scossa del 20 maggio, prendendo atto insieme a pochi altri esercenti delle condizioni in cui versavano la via (Curtatone) e i negozi – spiega Antonio Alfredo Ibelli, orafo e presidente designato del ‘Centro il Borgo della Mirandola’ – è sorta immediatamente la necessità di verificare se all’interno del territorio comunale vi fosse un luogo ove poter proseguire il nostro lavoro. Quasi subito individuammo la Cantina: edificio ristrutturato di recente e di dimensioni tali da poter ospitare un ragguardevole numero di attività. Il terremoto del 29 maggio, poi, pur avendoci colpito ancor più profondamente, ha rafforzato in noi la volontà di delocalizzarci temporaneamente, oltre ad estendere anche ad altri esercenti il nostro progetto. Con l’aiuto dell’agenzia di intermediazione immobiliare Ferrari, dell’avvocato Gianni Paltrinieri e il sostegno di Confesercenti, oltre che delle Istituzioni, a luglio ci siamo consorziati nel ‘Centro il Borgo della Mirandola”.

In questo modo è sorto il neo polo economico e commerciale: “Un’aggregazione di molteplici attività merceologiche – tiene a precisare Ibelli – Che ha il fine di proporre a consumatori e cittadini un’offerta di qualità diversificata e completa, ma pure quello valorizzare un immobile quasi dimenticato. Senza considerare che l’edificio che ospiterà le attività, date la sue origini può rappresentare una sorta di continuità del cuore storico di Mirandola”.

“Ci siamo uniti in consorzio col chiaro intento di superare quelle difficoltà economiche arrecate dagli eventi sismici di maggio alle nostre attività – evidenzia Ibelli – Il polo commerciale è volto a bypassare le necessità imposte dal terremoto fino al momento in cui ogni consociato sarà nelle condizioni di poter tornare al proprio negozio”.

“Una scelta quella fatta da questo gruppo di imprenditori coraggiosa ed unica, che ci siamo sentiti di appoggiare fin da subito, cercando come Associazione di offrire loro tutto il sostegno di cui avevano necessità – dichiara Mauro Bega direttore Confesercenti per l’Area nord – L’intervento di ripristino dei locali dell’ex-cantina di viale Gramsci e la conseguente temporanea localizzazione al suo interno di imprese del commercio e dei servizi, oltre che di valore è destinata ad avere un ruolo fondamentale per la città, un ulteriore tassello verso la ripartenza dell’economia e il ritorno alla normalità. Oltre ad uno spazio di aggregazione diurno, la presenza di pubblici esercizi ne consentirà la frequentazione anche nelle ore serali. Senza contare – conclude Bega – che l’edifico una volta superata questa fase di emergenza, quando gli operatori saranno rientrati nelle loro sedi, potrà essere successivamente riutilizzato per nuove finalità commerciali di aggregazione”.