“L’illuminazione pubblica è a carico dell’Amministrazione comunale solo nei centri urbani, perché considerata di pubblica utilità. La richiesta segnalata dal PDL – La Destra si riferisce invece ad un’area extraurbana: gli impianti di illuminazione, come le dotazioni fognarie, i parcheggi ed altri elementi, fanno parte delle opere di urbanizzazione primaria, a carico quindi dei privati, di chi costruisce nuovi quartieri e borghi residenziali. Dove questo non è avvenuto in fase di costruzione, i cittadini possono scegliere di intervenire, a proprio carico, in un secondo tempo per inserire nuove dotazioni, come i lampioni o le fogne, previa accordo con il comune che in fase successiva può farsi carico ad esempio del mantenimento dell’illuminazione: è possibile inoltre chiedere al Comune un contributo per questo tipo di intervento. E’ evidente che nessuna amministrazione può permettersi di illuminare tutte le strade e tutte le case in zona extraurbana: per l’esattezza nella zona citata sono stati fatti due interventi pubblici di illuminazione, ma per la messa in sicurezza della viabilità all’altezza di incroci considerati pericolosi per il transito. Quel che forse nell’interpellanza citata si dimentica è che tra illuminazione e criminalità non ci sono relazioni dimostrate, e al contempo ogni giorno arrivano in comune dalle zone rurali e del forese richieste di nuova illuminazione pubblica: la richiesta di un consigliere, che diventa portabandiera della propria frazione, non può essere considerata con criterio prioritario. Per noi le priorità sono quelle stabilite dalla legge e integrate dalle decisioni assunte in consiglio comunale, come la sicurezza del traffico, per evitare situazione pericolose, e la fornitura di dotazioni pubbliche alle zone più carenti. Questa richiesta specifica, arrivata sotto forma di interpellanza, sarà valutata insieme alle altre: siamo disponibili a discuterne con i cittadini, sempre in relazione a quanto stabilito dalla legge.
Per concludere, è in atto un piano di spegnimento della pubblica illuminazione già dal 2010, per contenere i costi e risparmiare energia elettrica, attivo su piste ciclabili e quartieri industriali nelle ore centrali della notte: impiantare nuovi lampioni a spese del Comune su zone non considerate di pubblica utilità, sarebbe in netto contrasto con questo piano di risparmio spese sull’energia e di contenimento dell’inquinamento luminoso”.