Con la siccità prolungata la fauna selvatica trova ‘refrigerio’ nei frutteti e vigneti e sta accentuando i danni alle colture già provate dalla carenza idrica. Lo segnala la Cia dell’Emilia Romagna nel ricordare la presenza di specie come ghiandaie, gazze e storni la cui presenza invasiva nei frutteti crea danni alle produzioni, nelle ultime settimane si è fatta più pressante.

“Caldo e siccità spingono questi volatili a trovare cibo e rifugio nelle coltivazioni – afferma la Confederazione italiana agricoltori dell’Emilia Romagna – aggravando una situazione resa già critica da un clima torrido che mette a dura prova i frutteti. Anche nelle vigne l’uva giunta quasi a maturazione attira migliaia di storni ed altri volatili con il rischio di ingenti perdite in quantità e qualità”.

L’apertura dell’attività venatoria nei prossimi giorni, a giudizio della Confederazione dovrebbe rappresentare un deterrente per diminuire la presenza di animali nei vigneti e nei frutteti e i conseguenti gravi danni.”.

Infine la Cia ricorda che negli ultimi anni la presenza di storni e corvidi (ghiandaie, gazze, cornacchie) è aumentata in modo esponenziale, nonostante vengano attuate misure di contenimento e specifici piani di controllo.