La scuola sono anche gli studenti: con queste parole i giovani presenti questa sera alla Festa Pd hanno fermato il ministro Profumo chiedendogli di poter esporre il loro punto di vista, in qualche modo oscurato dall’intervento acceso nel corso del dibattito dei rappresentanti del movimento dei precari. Il ministro ha acconsentito e per circa un’ora è rimasto alla Festa per incontrare i rappresentanti della Federazione degli studenti, i Gd modenesi e i ragazzi delle scuole superiori modenesi.

Un dibattito acceso, con un gruppo di precari che ha cercato di monopolizzare il confronto, quello tenutosi nella serata di oggi alla Festa provinciale del Pd in corso a Ponte Alto. Il ministro dell’istruzione Profumo, con pacatezza, ha cercato di rispondere a tutte le domande poste dai docenti precari presenti. Il confronto però ha finito per avvitarsi su se stesso ed altre componenti del mondo della scuola hanno rischiato di non riuscire a parlare: è per questo che, finito l’incontro pubblico, il ministro Profumo ha deciso di fermarsi a Modena ancora un po’ per incontrare i rappresentanti degli studenti. Era presente il coordinatore della Federazione degli studenti Dario Costantino, i ragazzi di Gd Modena e studenti delle scuole superiori modenesi. I ragazzi si sono accomodati in un cerchio e hanno ragionato con il ministro dei tanti problemi che i giovani affrontano e di come vorrebbero che la scuola cambiasse per venire incontro alle loro esigenze.

“Siamo da sempre vicini ai precari e alle sacrosante ragioni che anche oggi hanno manifestato. Infatti, fin da subito, prima ancora dell’inizio dell’incontro, avevamo concordato con i rappresentanti del movimento dei precari presenti che avremmo garantito loro lo spazio per formulare domande al ministro. – spiega Paolo Negro, coordinatore provinciale della segreteria Pd – Parla per noi, inoltre, l’indefesso lavoro parlamentare dei nostri rappresentanti alla Camera e al Senato. Ciò non toglie che tutti hanno il diritto di ascoltare e di parlare, a partire dalle famiglie e dagli studenti. La scuola non e’ degli insegnanti, e’ anche degli insegnanti e noi siamo al loro fianco. Siamo però qui per dar voce anche alle ragioni della ricostruzione dopo il terremoto, alle comunità locali e alle amministrazioni comunali impegnate a riaprire le scuole tra mille problemi e mille sforzi. E soprattutto siamo al fianco delle nuove generazioni, che meritano di più, a partire dall’ascolto e dal confronto che il ministro Profumo ha giustamente voluto assicurare anche a loro”.