” ‘Calce e martello? Se qualcuno ancora pensa che il futuro di Modena debba essere quello di una città da 250 mila abitanti (in arrivo poi da dove?) sulla quale far proliferare quartieri alveare, diciamo subito che il PDL ha una visione stellarmente distante da questi utopici progetti e da queste faraoniche visioni”. Lo afferma in una nota il Coordinatore provinciale del PDL Enrico Aimi. “Per il centrodestra – che pur ha apprezzato alcuni spunti dell’Assessore Giacobazzi – la Modena del domani dovrà guardare essenzialmente a progetti di riqualificazione urbana, seguendo il principio dell’abbattimento delle strutture fatiscenti e la conseguente ricostruzione qualificata. Un modo questo per combattere, oltre al degrado, anche la crisi economica e l’eccessiva cementificazione del territorio urbano. D’altra parte è notorio che la crescita dell’attività edilizia è fortemente propedeutica alla ripresa dell’economia; il PDL con il piano-casa a livello nazionale aveva cercato di gettare le basi della crescita economica, anche in considerazione della vastità di riflessi sull’indotto.

 Se nel 2014 il centrodestra sara’ chiamato dagli elettori a assumersi la responsabilita’ di guida amministrativa della citta’ di Modena – ha concluso Aimi – cio’ avverra’ all’insegna della liberta’ di mercato, fuori dalla logica e dagli schemi che hanno prevalso sino ad oggi, guardando ad una riqualificazione che non violenti il territorio e faccia di questa citta’ un modello di armonia e di bellezza da imitare sotto il profilo urbanistico e architettonico”.