Una volta terminato l’incontro tra i vertici Fiat e il premier Monti, i rappresentanti della Provincia di Modena si rivolgano direttamente al Governo per sapere al più presto quale sarà il futuro degli stabilimenti modenesi del gruppo: la richiesta è contenuta nell’ordine del giorno presentato dal capogruppo Pd in Consiglio provinciale Luca Gozzoli, documento nel quale viene espressa preoccupazione per quanto sta succedendo.

L’incontro tra il presidente del Consiglio Monti e l’amministratore delegato del gruppo Fiat Marchionne è fissato per sabato 22 settembre: vista la gravità della situazione, il presidente della Provincia e l’assessore provinciale al lavoro dovrebbero rivolgersi direttamente al Governo per conoscere, al più presto, “le reali intenzioni del gruppo Fiat per gli stabilimenti modenesi”. A chiederlo è il capogruppo Pd in Consiglio provinciale Luca Gozzoli che sulla questione ha presentato uno specifico ordine del giorno. Il Progetto Fabbrica Italia, che avrebbe dovuto, tra le altre cose, vedere una forte collaborazione tra Ferrari e Maserati, sembra ormai appartenere, per stessa ammissione di Fiat, al passato remoto. Anzi visti gli investimenti che il gruppo ha previsto per lo stabilimento di Brugliasco, dice Gozzoli, si profila “un futuro difficile per gli stabilimenti modenesi”. Tra l’altro, tutte le volte che i vertici aziendali sono stati sollecitati a chiarire questo aspetto non sono mai arrivate risposte nel merito. Le logiche del gruppo, in questo momento, sembrano indirizzarsi verso altri orizzonti, quali “la forte attenzione a senso unico verso gli Stati Uniti, il mancato rinnovamento della gamma con il conseguente tracollo delle vendite e, appunto, il mancato decollo del Progetto Fabbrica Italia”. “Fortemente preoccupati, quindi, – conclude Gozzoli nell’ordine del giorno – chiediamo che il presidente della Provincia e l’assessore provinciale al lavoro si rivolgano direttamente al Governo e al primo ministro Monti per conoscere le reali intenzioni del gruppo Fiat per gli stabilimenti modenesi, esprimendo al tempo stesso la forte preoccupazione che prevale negli ambienti sindacali, politici, amministrativi e imprenditoriali a causa della totale mancanza di chiarezza sulle reali intenzioni del gruppo Fiat nella nostra città. Riteniamo che l’impegno del gruppo Fiat su Modena debba essere chiaro ed esplicito; Modena e i suoi lavoratori hanno garantito ai marchi Fiat lavoro, professionalità, serietà, sacrifici e impegno, a Fiat chiediamo impegni seri per il futuro degli stabilimenti modenesi”.