Il Governo si propone di introdurre un nuovo redditometro, o accertamento sintetico, che è stato così definito da Silvio Berlusconi: “roba da stato di polizia tributaria”. Dopo la fine di ottobre dunque non farà più fede quanto dichiarato dal contribuente al momento della dichiarazione dei redditi, ne’ le proprietà immobiliari dichiarate in tale sede.

Con il nuovo redditometro, infatti, il Fisco si propone di scavare in profondità, fra le pieghe della quotidianità del contribuente: dallo stipendio della colf , alle spese per il cellulare, dalle spese per l’istruzione dei figli, ai proventi devoluti in beneficenza, passando addirittura per l’abbonamento in palestra e le parcelle corrisposte al veterinario.

Si sta accentuando dunque il carattere invasivo della politica fiscale del Governo: si è cominciato con il violare, di fatto, il segreto bancario ed ora si è giunti a spiare il contribuente attraverso il buco della serratura della sua abitazione. La giusta battaglia contro l’evasione fiscale non può prescindere dal diritto alla riservatezza dei cittadini. Sarebbe estremamente pericoloso concepire lo Stato come un “grande fratello”, in quanto condurrebbe ad emulare i modelli tipici delle dittature.

(Fabio Filippi)