Dichiarano il proprio sconcerto per la notizia dei 36 licenziamenti annunciati dal gruppo E’-tv, tra i quali quelli relativi all’emittente modenese Antenna 1 (i cinque giornalisti e un tecnico), ed esprimono solidarietà ai lavoratori, il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il presidente della Provincia Emilio Sabattini sottolineando come “in questo modo si disperda un patrimonio di esperienza e professionalità che rappresenta da anni un punto fermo nel panorama informativo locale. E questo avviene – ricordano Pighi e Sabattini – a nemmeno un anno dalla sospensione delle pubblicazioni del quotidiano ‘L’informazione’ dello stesso gruppo editoriale. Ci auguriamo che, al di là degli annunci, possa riaprirsi al tavolo istituzionale della Regione un confronto costruttivo tra la proprietà e i sindacati per salvaguardare l’occupazione, la qualità e il pluralismo dell’informazione”.

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Anche il Pd modenese apprende con sconcerto la decisione del gruppo E’tv di liquidare di fatto le redazioni dell’Emilia Romagna e di azzerare del tutto quella modenese di Antenna 1. Il coordinatore provinciale del Pd Paolo Negro ribadisce l’assoluta necessità che riprenda in modo più sereno la trattativa tra le parti in modo da giungere a una soluzione condivisa della vertenza”.

“Il panorama televisivo e più, in generale, quello dei media locali non possono perdere una voce che, da anni, racconta il territorio”: con queste parole il coordinatore provinciale del Pd Paolo Negro torna ad intervenire sulla vicenda del gruppo televisivo E’tv che oggi registra, tra lo sconcerto generale, la nuova mossa della proprietà: le lettere di licenziamento per giornalisti, tecnici ed amministrativi. A Modena, alla storica emittente Antenna 1 questo significa il licenziamento di cinque giornalisti e un tecnico. “Per Modena e per Antenna 1 significherebbe l’azzeramento di una intera redazione, impegnata da sempre nel dare voce ai cittadini. Occorre – dice Negro – che la trattativa tra le parti possa riprendere al più presto, in un clima meno avvelenato, e che prevalga la volontà propositiva di giungere ad una soluzione condivisa”.

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“Mi auguro che il tavolo aperto in Regione porti ad una soluzione condivisa che scongiuri l’ipotesi di licenziamenti al gruppo editoriale E’tv. Il pluralismo nell’informazione è un principio fondamentale in democrazia. Fino ad oggi la presenza di E’tv nel panorama dei media modenesi e regionali ha assolto a questa funzione. È necessario quindi mettere in campo azioni per evitare che questa importante voce si spenga”.

Lo afferma l’On. Avv. Isabella Bertolini, commentando la difficile situazione che sta vivendo il gruppo editoriale E’ TV.

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In merito ai licenziamenti a èTv annunciati dalla proprietà dell’emittente i consiglieri regionali del Partito Democratico Palma Costi e Luciano Vecchi hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta.

“Se le difficoltà in cui si dibattono tante aziende editoriali sono reali, altrettanto concreto deve essere lo sforzo per individuare insieme possibili soluzioni. Queste non possono limitarsi però a scaricare la situazione sulle spalle dei lavoratori, indebolendo oltretutto il pluralismo informativo che costituisce un bene irrinunciabile per la qualità della nostra vita democratica, anche locale.

In questo quadro giudichiamo inaccettabile che da parte della proprietà della storica emittente modenese Antenna 1, oggi èTv, si sia arrivati a licenziare in tronco 36 dipendenti interrompendo una trattativa per proseguire il ricorso agli ammortizzatori sociali, che costituiscono la prima strada per riuscire a individuare una possibile via d’uscita.

Il confronto sindacale può essere duro e difficile, soprattutto quando la situazione è difficile, ma questo non deve costituire un alibi per imboccare scorciatoie che colpiscono duramente sia i dipendenti sia la comunità locale.

Per questo, nell’esprimere tutta la nostra solidarietà ai lavoratori colpiti, nei prossimi giorni ci impegneremo affinché si creino le condizioni per riaprire un confronto costruttivo per salvaguardare i posti di lavoro e un’esperienza che la nostra realtà locale non vuole perdere”.