“Per un’efficace azione di contrasto alla violenza sulle donne occorre estendere il problema anche alle nuove generazioni, facendo emergere l’importanza di una cultura del rispetto e della dignità’ della persona, a partire dalla scuola e in famiglia, valida per tutti”. Così Lidia Giombini, della segreteria Pensionati Cisl (Fnp) dell’Emilia-Romagna, in occasione della giornata internazionale (25 novembre) contro la violenza sulle donne.

“Anche gli anziani, soprattutto donne perché più longeve –osserva Giombini- sono esposti al rischio violenza, invisibile perché perpetrata in famiglia, dove i figli considerano i genitori anziani da sfruttare più che assistere. Oppure da parte della stessa badante, che vive in solitudine le prestazioni conseguenti i suoi disagi economici e psicologici”. Da qui che per Giombini anche il sindacato, la stessa Fnp, possa fare la sua parte, cominciando con il mettere in campo progetti specifici di maggior controllo e presidio del fenomeno violenza verso gli anziani, a partire dalle strutture residenziali e negli ambiti domiciliari.

Infine, per far emergere il fenomeno e farlo conoscere alla cittadinanza, la sindacalista dei Pensionati Cisl propone che “le informazioni e gli interventi concreti possibili siano presenti nelle piattaforme territoriali che la Fnp presenta alle amministrazioni locali, affinchè si consideri con maggiore determinazione il fenomeno che investe sempre più anche gli anziani”.

Le esperienze significative di alcune associazioni antiviolenza a favore delle donne presenti in Emilia-Romagna, la Fnp Emilia-Romagna chiede che “siano estese anche agli anziani, sino ad ora esclusi”.