Radiocollegati e muniti di navigatore satellitare, con preinstallati gli itinerari dei vari obiettivi da colpire, partono dall’hinterland milanese per raggiungere i più svariati centri abitati del nord Italia rivolgendo le loro attenzioni furtive agli appartamenti posti anche ai piani più alti dove arrivano grazie alle loro doti “circensi” che gli consentono di arrampicarsi, acrobaticamente, attraverso i pluviali o le tubature del gas. Contrariamente a quanto possa pensarsi non è dell’est Europa ma sudamericana la matrice dei ladri cosiddetti acrobati e tecnologici che imperversa nel settentrione facendo man bassa di preziosi in oro e contanti dagli appartamenti dei vari centri abitati del nord Italia. A ipotizzarlo i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che ieri, grazie al forcing repressivo posto in essere dai militari in forza alle Stazioni di Poviglio e Brescello, hanno arrestato tre ladri hi-tech, due guatemaltechi ed una cittadina colombiana, sorpresi durante un furto in un appartamento della frazione Sorbolo a Levante di Brescello. Con l’accusa di concorso in furto aggravato in abitazione i Carabinieri di Poviglio e Brescello hanno quindi tratto in arresto i cittadini guatemaltechi S.A.A.R 24enne, A.G.M.L. 26enne e la cittadina colombiana C.A.G.C 32enne, tutti domiciliati a Milano e ristretti, al termine delle formalità di rito, a disposizione della D.ssa Maria Rita PANTANI Sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. A loro i carabinieri reggiani hanno sequestrato il kit del perfetto ladro hi-tech costituto da radiotelefoni collegati tra loro, un navigatore satellitare con tutte le “coordinate” per raggiungere gli obiettivi da depredare, specifici strumenti da scasso tra cui cacciaviti, un piede di porco e pinze varie ed infine l’agenda con appuntati vari indirizzi di appartamenti da colpire tra cui quello nella bassa reggiana dove i tre sono stati arrestati. E’ stato l’eccezionale connubio tra la collaborazione dei cittadini (un agente della polizia penitenziaria ndr) e i Carabinieri della bassa reggiana a consentire non solo di arrestare i tre topi d’appartamento ma ad impedire che altri furti potessero essere portati a compimento. La segnalazione di due auto sospette (una Peugeot 207 ed una Fiat Panda ndr) parcheggiate nei pressi di un condominio con a bordo un uomo ed una donna intenti a parlare attraverso le cuffie collegate ad un radiotelefono, ha visto l’immediato intervento dei carabinieri di Brescello e Poviglio che hanno subito intercettato e bloccato i due, identificandoli rispettivamente nei sunnominati S.A.A.R., che si trovava alla guida del Peugeot 307, e la colombiana C.A.G.C fermata alla guida della Fiat Panda. Dagli accertamenti supportati da incontrovertibili elementi di riscontro i carabinieri appuravano che i due, in concorso con A.G.M.L. – a sua volta rincorso e fermato dall’agente della polizia penitenziaria che ha chiamato i carabinieri a cui l’ha consegnato – avevano “svaligiato” l’ appartamento del condominio di Via Boccaccio, di proprietà di un commerciante 50enne, che avevano messo letteralmente a soqquadro asportando beni poi recuperati dai Carabinieri e restituiti al derubato. Ripercorrendo il tragitto di fuga dell’A.G.M.L. i Carabinieri recuperavano uno zainetto contenente tutti gli strumenti del mestiere (cacciaviti, piede di porco etc,. ); inoltre in disponibilità dei tre ladri, tutti tra loro radiocollegati, i Carabinieri reggiani rivenivano l’agenda con gli indirizzi di vari appartamenti da “visitare” compreso quello di Via Boccaccio a Brescello. Alla luce di quanto accertato per il terzetto scattavano le manette in ordine al reato di furto aggravato in concorso in abitazione. Fervono le indagini per verificare se i tre sono anche i responsabili di una serie di furti in a abitazione effettuati con le stesse modalità in tutta la provincia reggiana nelle scorse settimane.