Contro la violenza alle donne “Invertiamo la rotta”. È l’appello lanciato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne che si celebra domenica 25 novembre.
“Sopraffazioni, abusi e violenze nei confronti delle donne costituiscono un problema antico e presente in pressoché tutte le culture e le condizioni sociali – osserva l’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi – Non si può pensare di affrontarlo esclusivamente da un punto di vista legislativo, inasprendo le pene, o limitandosi a una rete di supporto alle vittime, per quanto indispensabile. Occorre lavorare anche a livello culturale ed educativo per cambiare la sensibilità, i singoli comportamenti e il modo di pensare delle persone”.
Su questi fronti si muove l’appello “Invertiamo la rotta” chiedendo, innanzitutto, che in caso di processi per violenza fisica o psichica contro donne, disabili e minori, le associazioni femminili, d’ufficio, si costituiscano parte civile; in secondo luogo, che venga istituito un fondo nazionale per le vittime di violenza e, terzo, che la cultura di genere, come cultura alla tolleranza e alla valorizzazione delle differenze, divenga materia di studio almeno nelle scuole dell’obbligo.
“Sono tre passi semplici ma importanti – afferma l’assessore Nordi – per passare dalle parole ai fatti e dare voce a quella parte non piccola della società civile, fatta di uomini e donne che credono veramente nelle pari opportunità”.
Sarà possibile aderire all’appello già lunedì 26 novembre in occasione di “Il Vestito di piume. Contro la violenza sulle donne: numeri e parole”, lo spettacolo a ingresso libero promosso dall’assessorato, in collaborazione con Ert, alla Tenda di viale Molza (inizio ore 21). Inoltre, è possibile esprimere la propria adesione on line. L’appello è pubblicato sul portale internet del Comune di Modena (www.comune.modena.it, www/comune.modena.it/pariopportunità) e su alcuni social network in cui il Comune ha un profilo (www.facebook.com/cittadimodena, twitter.com/cittadimodena). Si può compilare il form on line con nome, cognome, indirizzo e-mail e inviarlo. “L’obiettivo – conclude l’assessore – è raccogliere più firme possibile per sensibilizzare il Governo e tutta la società civile nei confronti di un tema che ci coinvolge tutti”.
Parole, musica e arte per riflettere sulla violenza alle donne e sulle disparità di genere. Sono gli strumenti che un gruppo di attori, accompagnati da alcuni musicisti, useranno per riflettere e discutere sul tema, al mattino, con un centinaio di ragazzi delle scuole superiori di Modena e, in serata, con tutta la cittadinanza.
È quanto accadrà alla Tenda di viale Molza lunedì 26 novembre, all’indomani della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, con “Il Vestito di piume. Contro la violenza sulle donne: numeri e parole”, un’iniziativa promossa dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune in collaborazione con Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Le parole saranno quelle di scrittori e scrittrici, intellettuali e saggiste. A dar loro voce saranno gli attori Donatella Allegro, Diana Manea e Antonio Tintis, accompagnati dalla fisarmonica di David Sarnelli. Ma ci saranno anche i numeri, quelli che scandiscono una quotidianità fatta di violenze e abusi: ogni tre giorni in Italia una donna perde la vita per mano di un uomo, quasi sempre un amico o un parente, un fidanzato o un ex; ed è solo la punta di un iceberg di un fenomeno ben più ampio che va dall’uso strumentale del corpo femminile alle violenze domestiche fino al femminicidio.
Su tutto questo si rifletterà a partire dal confronto con i più giovani e con il contributo di chi da anni è impegnato sul campo, per ricordare che a disposizione di tutti c’è uno strumento inesauribile e rivoluzionario: la parola.
Il programma della giornata prende il via alle 10 con la premiazione delle classi vincitrici del concorso “Contro le discriminazioni e le violenze legate al genere” promosso dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune che ha messo in palio 3 mila euro. L’assessore Marcella Nordi consegnerà gli attestati di merito alla classe V A Igea del Barozzi che si è aggiudicata il concorso e alla V F del Venturi che ha collaborato al progetto.
La mattinata continuerà con la lettura spettacolo “Il Vestito di piume. Contro la violenza sulle donne: numeri e parole”, aperta da un blob di fatti e accadimenti, in cui le parole delle pagine scritte si intrecceranno con quelle della presidente della Commissione per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini della Regione Emilia-Romagna, Roberta Mori.
Le parole scritte sono quelle tratte dalla “Sonata a Kretzer” di Lev Tolstoj, di “Malamore. Esercizi di resistenza al dolore” di Concita de Gregorio, degli “Estratti” di Irene Biemme sugli stereotipi di genere nelle libri delle elementari e, ancora, di brani tratti da “Sii bella e stati zitta” di Michela Marzano e “Vero” di Carol Michèle Kaplan fino a “L’Harem e l’Occidente”, il libro di Fatema Mernissi che dà il titolo allo spettacolo.
In serata, con inizio alle 21, sempre alla Tenda di viale Molza (angolo Monte Kosica) la lettura spettacolo “Il vestito di piume. Contro la violenza sulle donne: numeri e parole” replica e si modifica per aprirsi al confronto con tutta la cittadinanza. Nel blob iniziale si intrecceranno stralci estratti da “Lo stupro” di Franca Rame, gli Atti processuali di Artemisia Gentileschi, “Amorosi Assassini” e “L’avvocato delle donne” di Tina Lagostina Bassi, “Se questi sono gli uomini” di Riccardo Iacona. E nelle letture interpretate dagli attori e accompagnate dalla musica, assieme alle letture proposte ai giovani, si inseriranno nuove parole, quelle dell’Appello di Maschile plurale “Da uomo a uomo”, di Elena Gianini Belotti (“Prima le donne e i bambini”) e di Roddy Doyle (“La donna che sbatteva nelle porte”). Lo spettacolo è a ingresso libero.