Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio commenta così i risultati della ricerca pubblicata oggi dal Sole 24Ore sulla Qualità di vita: “La classifica del Sole 24Ore che misura la qualità di vita in Italia nonostante la crisi, con dati del 2010 e del 2011, vede, al di là del caso di Bolzano, l’affermarsi delle città ‘di provincia’ e tendenzialmente del Centro Nord. Reggio Emilia continua a porsi attorno alle prime dieci città, quest’anno all’undicesimo posto, guadagnando quattro postazioni e confermandosi quindi, in confronto al difficile quadro generale, come una città in cui è ancora possibile crescere, lavorare, contare su servizi pubblici.

“Pur nella cautela sempre opportuna rispetto alla classifiche – continua il sindaco Delrio – risultano particolarmente significativi, infatti, i dati relativi ad affari e lavoro, che vedono Reggio Emilia al secondo posto, con un buon indice per gli imprenditori under 30 e un indice relativamente basso di disoccupazione. Al contrario è sempre troppo basso il dato relativo ai giovani laureati, segno che occorre che il territorio investa nell’evitare la dispersione scolastica e a favore dell’innovazione, dell’università e della ricerca.

“L’indice di natalità e la presenza di un’alta percentuale di giovani – conclude Delrio – ci debbono motivare ancora di più a lavorare in questa direzione. Sui servizi pubblici, ambiente e salute, il sistema reggiano ha continuato ad avere performance importanti e gradimento dei cittadini, migliorando ulteriormente la propria posizione”.

Il trend di Reggio Emilia nella classifica generale continua dunque ad essere positivo nonostante la forte problematicità del contesto di crisi, in un’analisi che prende in considerazione 107 città italiane.

La ricerca del Sole è strutturata in sei classifiche tematiche: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione; ordine pubblico; opportunità per il tempo libero.

Reggio Emilia ha fatto registrare miglioramenti nel settore Servizi, ambiente e salute, piazzandosi al settimo posto nella classifica generale di settore.

Al secondo posto, stazionario, per affari e lavoro; ottavo posto nella classifica tematica di sintesi delle diverse voci che riguardano la popolazione; 32° posto per tenore di vita e 36° per ordine pubblico; 63° per opportunità di Tempo libero.

L’economia – cioè l’occupazione (15° posto per bassa disoccupazione), l’export (quinto posto), gli imprenditori under 30 (settimo posto) così come la propensione a investire (terzo posto) – continuano a dare segni di vitalità, pur attraversando una fase molto difficile.

Buone le classifiche su Servizi alla persona, alla città, alla salute e per l’ambiente: dalle strutture per i più piccoli al contenuto tasso di emigrazione ospedaliera, dall’ecosistema urbano alla velocità della giustizia (cause evase) alla progressiva diffusione della banda larga per la connessione veloce.

La popolazione si caratterizza per tre classifiche specifiche: primo posto per natalità; quinto per quota di giovani sulla popolazione complessiva; quarto posto per migranti che vivono nel Reggiano.

Nell’offerta per il tempo libero, parte medio alta della classifica sulla proposta di spettacoli (quantità ogni 100mila abitanti): 41° posto su 107 e per l’indice di sportività (42° posto) con una buona disponibilità di impiantistica sportiva di base; sul numero di librerie e di ristoranti e bar rispetto agli abitanti, Reggio è nella seconda parte delle classifiche specifiche.

L’ordine pubblico vede Reggio inserita nella media nazionale, con un più accentuato verificarsi di furti in abitazione.

Le classifiche specifiche sul tenore di vita vedono Reggio nella parte medio-alta riguardo a ricchezza prodotta, risparmi, importo delle pensioni, consumi e inflazione; mentre ci si sposta nella parte alta della classifica per il costo al metro quadro delle abitazioni.