Sarebbe stata la fine del matrimonio a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la sua ex, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte delittuose per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Casina l’hanno denunciato alla Procura reggiana che, nella persona del Dott.ssa Maria Rita Pantani, Sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dello stalker della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione ed a qualunque altro luogo frequentato dall’ex moglie, vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con lei. Provvedimento di natura cautelare che lo scorso pomeriggio è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Casina, che avevano denunciato l’uomo. Lei una 35enne lui un 40enne, entrambi italiani ed abitanti a Casina: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Lui non si rassegna alla separazione e tra febbraio e marzo di quest’anno inizia a tempestarla di telefonate ed sms anche venti al giorno, a pedinarla, ad attenderla sotto casa alla fermata dell’autobus sempre a chiedendole di tornare insieme, ma anche minacciandola di ucciderla. Condotte persecutorie quelle dell’ex marito che hanno cagionato alla donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ingenerando nella stessa timore per la propria incolumità tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, limitando anche le uscite. Condotte persecutorie commesse con l’aggravante di averle portate a termine ai danni di persona già legata da relazione affettiva. Episodi delittuosi raccolti in varie denunce che riscontrate dai carabinieri della Stazione di Casina hanno portato all’odierno provvedimento.