Sono 40 i casi di violenza nei confronti di donne presi in carico e seguiti, da Gennaio a Novembre 2012, dalla rete distrettuale di ascolto e sostegno competente per i comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia. Un dato sostanzialmente stabile rispetto al numero di casi registrati nello stesso periodo gennaio-dicembre del 2011, ma in deciso aumento rispetto ai 21 casi di maltrattamento, violenza o stalking seguiti dalla rete distrettuale di ascolto e sostegno, nel 2010.

Dei quaranta casi di violenza seguiti nel corso del 2012, venti riguardano maltrattamenti in famiglia, nove si riferiscono a stalking, e tre a violenze Sessuali. Quasi la metà dei casi (17 su 40) riguardano donne straniere, mentre più di tre quarti (31 su 40) registrano la presenza di minori.

A seguito della presa in carico dalla rete distrettuale, per dieci donne è stata disposta la collocazione in emergenza dapprima in albergo e poi presso una struttura sociale. Di queste, quattro sono ancora all’interno delle strutture, mentre altre hanno fatto rientro a casa, pur permanendo attivo l’intervento sul nucleo famigliare del Servizio Tutela Minori, o si sono trasferite in altre città.

Le donne che si sono rivolte al Centro di Ascolto per Donne in Difficoltà, a seguito di problematiche di tipo relazionale, sono state 93. Di queste 20, di cui 13 residenti nel comune di Sassuolo, 4 a Maranello e 3 a Formigine, sono state assunte in carico dal servizio per problematiche legate a stalking, maltrattamenti e violenze. Sono 339 in totale i colloqui svolti nel 2012 attraverso il Centro di ascolto.

Sono alcuni dati diffusi nel corso della conferenza stampa convocata in Municipio a Sassuolo martedì 27 novembre, alla presenza degli assessori alle pari opportunità dei comuni di Sassuolo, Claudia Severi, di Fiorano, Maria Paola Bonilauri, di Maranello, Ombretta Guerri, di Formigine, Antonietta Vastola, e dei responsabili del Centro di ascolto intercomunale per le pari opportunità, Amanda Zanni e del Servizio tutela minori del distretto, Marina Frigieri, sull’attività svolta dalla rete distrettuale per l’assistenza alle donne vittime di violenza, ad un anno dalla firma del protocollo per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di violenza contro donne sottoscritto il 3 dicembre del 2011 tra i comuni del distretto, servizi sanitari e forze dell’ordine.

“Il trend di crescita registrato negli ultimi 3 anni in relazione ai casi di violenza seguiti dalla rete distrettuale – ha affermato la Responsabile del Centro di ascolto intercomunale Amanda Zanni – è riconducibile a diversi fattori: gli impegni sottoscritti dalle Amministrazioni Comunali per contrastare il fenomeno, l’aumentato impegno di collaborazione tra Servizi e di lavoro in rete, oltre all’aumento delle iniziative di sensibilizzazione sul tema che forniscono alle donne riferimenti precisi cui rivolgere la loro richiesta di aiuto. E’ però convinzione degli operatori che purtroppo ancora molto rilevante sia il dato “sommerso”, ovvero ancora molte siano le donne che per vergogna e paura non chiedono aiuto. Basta pensare che spesso sono i vicini di casa allarmati dalle liti che segnalano e denunciano gli episodi alle forze dell’ordine”

“Purtroppo, nella maggior parte dei casi, gli episodi di maltrattamento e di violenza avvengono alla presenza dei figli minori (c.d. casi di “violenza assistita”). Abbiamo notato che il fatto di diventare o essere madre spesso risveglia nelle donne un istinto di protezione, per cui donne che per anni hanno subito silenziosamente violenze, fisiche e/o psicologiche, dopo la maternità trovano la forza, per i figli, di dire “basta!”.

Ciò fa scattare, oltre alla denuncia, anche l’intervento del nostro servizio e del Tribunale per i Minorenni – ha affermato la responsabile del Servizio Tutela Minori Marina Frigieri. Il nostro obiettivo di breve termine è quello di mettere immediatamente in protezione la madre ed i figli nella fase di emergenza, soprattutto nei casi in cui non è possibile il rientro a casa. Una volta superata l’emergenza si lavora invece per il rientro dei bambini nel loro ambiente di vita e sul sostegno alla genitorialità, sia che si vada incontro ad una separazione sia nel caso di una ricomposizione famigliare”

Di seguito i dati complessivi distrettuali e disaggregati per comune relativi alla presa in carico di casi di violenza contro le donne ed i dati relativi all’attività del Centro di Ascolto per Donne in Difficoltà per problematiche di tipo relazionale.

Dato complessivo PRESE IN CARICO della RETE DISTRETTUALE (Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine,Maranello, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano S/S)

DATI CENTRO DI ASCOLTO

Le donne che si sono rivolte al Centro di Ascolto per Donne in Difficoltà per problematiche di tipo relazionale nell’anno 2012 (periodo Gennaio – Novembre) sono state 93, per un totale di 339 colloqui svolti.

Di queste 93 donne, 20 sono specificamente in carico per problematiche legate a stalking/maltrattamenti/violenze.

 

“Il numero delle denunce di casi di violenza contro le donne registrati nel 2012 e seguiti dalla rete distrettuale di assistenza, conferma una realtà sociale drammatica, ma anche la presenza di una rete di assistenza che funziona e consente di fornire risposte e tutele immediate e strutturate, anche di lungo periodo, alle vittime di violenza.

C’è ancora tanto da fare ma siamo sulla strada giusta. Il protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di violenza contro le donne, sottoscritto dai comuni del distretto e montani, forze dell’ordine e presidi sanitari il 3 dicembre di un anno fa, ha dato risposte e risultati importanti. Questo ci spinge ad andare avanti e a rilanciare un messaggio di speranza a tutte le donne che i dati confermano essere vittime non solo della violenza, ma anche della comprensibile paura di denunciare la violenza. Per questo oggi, a pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza alle donne e ad un anno dalla firma del protocollo, desidero rilanciare alle donne un messaggio di speranza, invitandole a vincere la paura e a denunciare la violenza, nella consapevolezza di essere ascoltate, protette e seguite”.

Lo ha affermato l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Sassuolo, Claudia Severi, a commento dei dati sui casi di violenza alle donne registrati nel 2012 nel distretto ceramico ed oggetto della conferenza stampa organizzata in Municipio a Sassuolo martedì 27 novembre, alla presenza degli assessori alle pari opportunità dei comuni di Fiorano, Maria Paola Bonilauri, di Maranello, Ombretta Guerri, di Formigine, Antonietta Vastola, e dei responsabili del Centro di ascolto intercomunale per le pari opportunità, Amanda Zanni e del Servizio tutela minori del distretto, Marina Frigieri, sull’attività svolta dalla rete distrettuale per l’assistenza alle donne vittime di violenza, ad un anno dalla firma del protocollo per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di violenza contro donne sottoscritto il 3 dicembre del 2011 tra i comuni del distretto, servizi sanitari e forze dell’ordine.

“Il fenomeno della violenza perpetrata da uomini su donne ha radici che affondano nel contesto famigliare nel quale gli uomini sono cresciuti. Per questo, parallelamente alle azioni portate avanti a vari livelli sociali ed istituzionali sul fronte dell’assistenza alle donne vittime di violenza, e giudiziario, nei confronti degli autori dei reati, è necessario puntare sul fondamentale ruolo dei genitori, della famiglia e della mamme in particolar modo – ha affermato l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Fiorano Maria Paola Bonilauri. Molto spesso si tende a non riconoscere dei segnali che spesso ci sono nei ragazzi adolescenti. Il ruolo della famiglia è fondamentale così come è importante una diffusione della cultura del rispetto e di condanna condivisa non solo degli atti ma anche degli atteggiamenti che celano forme di violenza che se non fermate possono sfociare in forme drammatiche”

“E’ importante che nell’affrontare il problema della violenza contro le donne si confermi una metodologia di lavoro interdisciplinare e a rete, che favorisca una migliore tutela della donna e dei minori coinvolti attraverso una sempre più stretta collaborazione, condivisa, tra le istituzioni e/o organizzazioni a vario titolo coinvolte, di percorsi operativi – ha affermato l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Maranello Ombretta Guerri. Vorrei anche sottolineare il lavoro che la commissione intercomunale ed il Centro di ascolto stanno portando avanti sull’importante fronte della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con l’organizzazione di iniziative sul tema della violenza alle quali, abbiamo notato anche una significativa partecipazione anche da parte di uomini. Importante è anche l’attività che a livello comunale è stata svolta all’interno delle scuole sulla differenza di genere”

“Ad una anno dalla firma del protocollo contro la violenza, è necessario affiancare al lavoro di assistenza alle vittime, e alla repressione dei reati, uno sforzo per diffondere e promuovere tra le donne e all’interno della società l’esistenza ed il lavoro di questa rete di servizi in grado di fornire risposte e tutele – ha affermato l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Formigine Antonietta Vastola. Sapere che esistono dei luoghi in cui una donna può rivolgersi in caso di difficoltà, è di fondamentale importanza, così come vorrei sottolineare il ruolo e l’attività che sta svolgendo lo sportello di ascolto per uomini sui temi della violenza, in funzione a Modena. Un servizio che può aiutare a vincere le reticenze, i timori e la vergogna che spesso impediscono l’espressione di un problema e la ricerca di un aiuto”.

Foto 1: Gli assessori alle pari opportunità dei comuni di Sassuolo, Claudia Severi, di Fiorano, Maria Paola Bonilauri, di Maranello, Ombretta Guerri, e di Formigine, Antonietta Vastola

Foto 2: Responsabili del Centro di ascolto intercomunale per le pari opportunità, Amanda Zanni e del Servizio tutela minori del distretto, Marina Frigieri