“I numeri delle primarie del Partito Democratico, comunque la si voglia pensare – afferma Luca Ghelfi, portavoce Provinciale del Pdl – non si possono ignorare. Se poi è vero che qualche elettore, o sostenitore, del centrodestra ha votato davvero per Matteo Renzi, allora significa che ci sono degli elettori del popolo moderato, di centro, o di tradizione cristiano democratica, che vedono nello strumento, le primarie, e nella persona di Renzi, il rinnovamento della classe politica. Una voce a cui dobbiamo dare una risposta: che non può essere la calata dall’alto dell’ ennesima candidatura. Non dimentichiamo che anche noi abbiamo in campo per le nostre primarie, gente giovane, trentenni e quarantenni, di valore, disposti a misurarsi col consenso della base del nostro partito. Dunque con o senza il ritorno in campo del Presidente Berlusconi, pur riconoscendogli il merito di aver dato voce e forma al popolo moderato e di centro destra, credo che sarebbe giusto non fermare il percorso delle primarie. Anche chi a Modena oggi deride questo strumento, fino a ieri aveva nelle proprie proposte di rinnovamento del partito proprio le primarie. Non si può decidere se piace lo strumento in base a chi o a quanti si presentano. Uno strumento democratico per selezionare la classe dirigente di un partito, non può temere nessuna candidatura. Il percorso per le scelte dal basso, è partito con i congressi. Ora proseguiamo in questo cammino”.