Sbarcherà addirittura a Bruxelles il progetto denominato “Più vicini più sicuri, più sicuri più vicini”, elaborato dall’Unione dei Comuni per mezzo dell’Azienda Speciale Bassa Reggiana. Questo progetto è stato infatti selezionato dalla Regione tra altri 50 che hanno aderito a un bando pubblicato in estate dall’ente regionale: 20 di questi hanno potuto accedere a un finanziamento, ma quello presentato dall’Unione è stato considerato il migliore e i suoi costi saranno interamente coperti dai 13500 euro che arriveranno a sostegno di questa azione formativa.

Domani mattina il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi, delegato dell’Unione sui temi dell’educazione, sarà ospite al Centro conferenze “Borschette” alla Commissione europea, con sede a Bruxelles, dove sarà chiamato a illustrare i dettagli del progetto e a spiegare l’importanza dell’Unione come modello dal punto di vista associativo. L’intervento di Manghi si inserisce in una “tre giorni” di corsi per amministratori promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e suddivisa per temi: il turismo, le forme di partecipazione e le “smart cities”, con la presentazione dell’attività dell’Unione che sarà inserita nel programma del secondo giorno.

La nascita del progetto risale all’estate, dopo che la Regione Emilia Romagna, con la legge 3/10 sulle “norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” ha scelto di proporre un bando sui processi partecipativi della cittadinanza. L’Unione ha voluto partecipare al bando di finanziamento previsto da questa legge in un periodo molto particolare , dopo due eventi sismici che hanno toccato il territorio il 20 e il 29 maggio. Proprio il terremoto è stato “usato” come metafora per rilanciare avvicinamenti e prossimità che l’evento ha generato e per valorizzare pratiche e valori partecipativi già fortemente connotanti le esperienze dei servizi educativi comunali del territorio. Nello specifico il progetto è volto allo sviluppo di politiche educative partecipate attraverso la costruzione e la condivisione di processi di partecipazione e decisione collettiva. Gli obiettivi sono quelli di costruire strumenti e consapevolezze a sostegno della sicurezza percepita nei contesti di vita e di educazione e di sostenere la costruzione di un senso di prossimità tra cittadini, genitori e l’amministrazione dei servizi scolastici-educativi.

“Non possiamo nascondere – afferma Manghi – la piena soddisfazione per aver ottenuto questo riconoscimento. L’importante approvazione di questo progetto dimostra che la capacità progettuale della nostra Unione e dell’Azienda Speciale che ne è diretta espressione è stata riconosciuta. Prendendo spunto da un evento nefasto abbiamo colto il sisma come “occasione” che dà origine a metafore per progettare strategie partecipative. Il tema della partecipazione è uno dei concetti portanti della filosofia educativa che caratterizza la storia dei servizi comunali per l’infanzia nel nostro territorio. Un’idea di partecipazione che deriva direttamente dall’immagine di bambino, di adulto e di nido o scuola di cui siamo portatori. Tale immagine ci porta a vedere le istituzioni educative come luogo di costruzione ed elaborazione sociale e culturale, quindi fondamento per l’identità culturale di una comunità”.