“Un partito che non avendo idee e classe dirigente da esprimere non sa fare di meglio che intrufolarsi indegnamente nelle democrazie degli altri”: il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi condanna con decisione la partecipazione di esponenti leghisti alle primarie del centrosinistra, candidamente ammessa dallo stesso segretario cittadino della Lega Nord Stefano Bellei. Ecco il testo della sua dichiarazione:

«Apprendiamo che oggi il segretario cittadino della Lega nord, Stefano Bellei, ha dichiarato la propria simpatia per Matteo Renzi. Fin qui nulla di allarmante, se non forse un motivo di imbarazzo per il sindaco di Firenze, al quale voglio esprimere la mia solidarietà. Che il Carroccio modenese si dica poi “contento per l’ottimo risultato di Matteo Renzi” appare quantomeno anomalo, ma tant’e’. Ciò che invece risulta inaccettabile e’ che la Lega modenese si dica “felice di aver dato il proprio modesto contributo a questo successo” specificando come “alcuni iscritti e simpatizzanti del Carroccio, di cui conosciamo l’identità, hanno infatti partecipato alle primarie del centrosinistra”. Bellei riconosce insomma di aver concorso al risultato elettorale di un candidato alle primarie del centrosinistra, attraverso il voto degli iscritti della Lega che hanno appunto votato per la personalità da loro favorita. Non pago, si chiede poi Bellei, rispondendosi da solo: «Cosa ha spinto queste persone a partecipare alle primarie di un partito che non e’ il loro? La consapevolezza che Modena ha un bisogno urgente e disperato di un rinnovamento della propria classe dirigente. Questo rinnovamento si può ottenere in due modi. O cambiando il colore politico di chi governa la città, ipotesi attualmente abbastanza remota visti i travagli della destra italiana. Oppure favorendo un ricambio generazionale e culturale nel partito dominante, vale a dire il Pd”. A giudizio della Lega Nord dunque, non solo sarebbe accettabile che suoi iscritti partecipino ad una consultazione democratica riservata agli elettori del centrosinistra, ma la cosa apparirebbe anche logica, con l’intento dichiarato di cambiare “da dentro” la classe dirigente e la cultura di un’altra parte politica. E di conseguenza sarebbe moralmente accettabile sabotare la democrazia altrui non potendo vincere le elezioni con il voto degli elettori. C’e’ da rimanere basiti a leggere affermazioni di questo tenore, che dimostrano il disprezzo che la Lega ha verso la partecipazione democratica dei cittadini, il cinismo con cui interpreta la battaglia politica, la totale assenza di un’etica pubblica che muove l’agire suo e di questi suoi iscritti. C’e’ da sperare che tanti altri elettori della Lega, senz’altro persone più coerenti del loro segretario e del loro gruppo dirigente, aprano gli occhi su questo: il loro partito, non avendo idee e classe dirigente da esprimere, non sa far altro che intrufolarsi indegnamente nella democrazia altrui. Anziché organizzare primarie per consentire ai propri iscritti ed elettori di selezionare idee e classe dirigente partecipa quindi alle nostre. Cosa dire? Nient’altro che “Vergogna!”»