I NAS di Parma perquisiscono il Centro Oncologico Modenese. Sulla vicenda la precisazione del Rettore, Prof. Aldo Tomasi.“Comprendiamo molto bene lo sconcerto per le perquisizioni condotte dalle autorità inquirenti al Centro Oncologico Modenese, una struttura sanitaria della nostra città assolutamente all’avanguardia, che gode meritatamente dell’incondizionato riconoscimento degli utenti e della opinione pubblica italiana, oltre che della comunità scientifica e accademica.

Giorni addietro insieme alla Direzione Generale ed ai Direttori di Dipartimento, sia ospedalieri che universitari, si era concordato unanimemente di avviare una azione di controllo e verifica sulle attività di ricerca cliniche che si conducono presso il Policlinico, al fine di rendere sempre più trasparente e sicura la sperimentazione clinica, che deve sempre ispirarsi al rispetto della dignità degli utenti, ma che è anche tanto necessaria ai progressi della medicina e delle terapie.

Qualche giorno fa dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è giunta la richiesta ufficiale di poter estendere le ispezioni anche all’interno della zona universitaria. Appreso che il professor Massimo Federico si sarebbe opposto a questi controlli, venendo meno nei fatti – secondo quanto scritto dall’alto dirigente – a quel principio di trasparenza che ispira l’attività di controllo disposta, il Rettore, oggi più che mai impegnato a salvaguardare il prestigio della ricerca clinica e dei tanti docenti che vi si dedicano, ha inviato alle autorità giudiziarie per gli accertamenti quanto ricevuto.

Come Ateneo non ci resta ora che ribadire piena fiducia nella azione della Magistratura ed assicurare massima collaborazione perché la vicenda si concluda rapidamente e l’ambiente del Policlinico ritrovi al più presto quella serenità su cui deve fondare il rapporto tra medici e pazienti”.

Il Rettore, Prof. Aldo Tomasi