La fine di novembre consente di tracciare tre importanti bilanci meteo: non solo, infatti, si è chiuso il mese e quella che – per gli esperti – è la stagione autunnale meteorologica, ma anche, fatto meno noto, l’anno meteorologico, che scientificamente va dal primo dicembre al 30 novembre dell’anno successivo. “Tutti quanti i bilanci – avverte Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – sono improntati ad anomalie rispetto al passato, anche se in linea con il processo di riscaldamento globale antropico coi conseguenti cambiamenti climatici che si ripercuotono anche a livello locale”.

Per cominciare, la Temperatura media novembre 2012, che è stata di 11.1°C, rappresenta quella del quarto mese di novembre più caldo dal 1860, preceduto solo dagli anni 1926 (11.9°C), 2002 (11.8°C) e 1898 (11.6°C). “Curiosamente – fa notare Luca Lombroso – novembre è, insieme a dicembre (il più caldo fu, per Modena, nel 1872), uno dei soli due mesi dell’anno il cui record storico appartiene al lontano passato. Per tutti gli altri mesi dell’anno i record sono avvenuti negli ultimi 15 anni e, peraltro, a parte quello di gennaio che comunque è del 1997, tutti gli altri 7 mesi rimanenti hanno segnato il record di temperatura media mensile in questo primo scorcio del XXI secolo”.

Per quanto riguarda il bilancio dell’autunno con la sua Temperatura media nel 2012 di 16.2°C a Modena, è risultato il terzo autunno più caldo dall’inizio delle rilevazioni (1860), ad un passo dall’altrettanto mite autunno del 2011 (16.3°C), ma piuttosto distante dall’autunno record del 2006. “Qui – dice ancora il meteorologo Luca Lombroso – il predominio degli ultimi anni caratterizzati dal global warming è evidente ed è ulteriormente confermato dal fatto che fino al 1999 non si era mai superata la soglia dei 16°C come temperatura media stagionale”.

Infine, col 30 novembre si è chiuso anche l’anno meteorologico che a Modena ha registrato una Temperatura media di 15.8°C: questo anno 2011/12 è stato il secondo anno meteorologico più caldo dall’inizio dei rilievi da parte dell’Osservatorio Geofisico universitario, preceduto dall’anno meteorologico 2006/07 che segnò appena un decimo di grado in più come media termica del periodo 1 dicembre – 30 novembre. “E’ notevole – fa notare Luca Lombroso – come fino al 1997 mai a Modena la media annuale, sia dell’anno solare che meteorologico ha superato i 15°C”.

Qualche dato riguardo alle piogge: la situazione di siccità drammatica della scorsa estate è stata per così dire tamponata grazie alle piogge autunnali: in novembre sono caduti complessivamente a Modena 98.4 mm, un po’ più della media che per il periodo 1981-2010 è stata di 69.8 mm, ma lontano – tanto per fare un esempio – dallo straordinariamente piovoso novembre 2008 nel quale si accumularono 206.2 mm. In autunno complessivamente il pluviometro dell’Osservatorio Geofisico di Modena ha raccolto 235.7 mm, un po’ più dei 216.6 della media climatologica. L’anno meteorologico coi suoi 428.8 mm di precipitazioni evidenzia una forte anomalia pluviometrica rispetto alla media di 659.1 mm, tanto che l’anno meteorologico 2011/12 risulta essere il sesto più siccitoso addirittura dal 1830.

Situazione odierna (lunedì 3 dicembre) temperature. “Ora – conferma Luca Lombroso – siamo entrati nell’inverno meteorologico e le temperature sono scese, come è ovvio che sia per l’incalzare delle stagioni astronomiche, ma i dati osservativi non sono certo da freddo e gelo: la temperatura non è infatti riuscita a scendere sotto lo zero nemmeno al Campus universitario di via Vignolese, dove la minima di lunedì 3 dicembre 2012 è stata di +1.5°C, mentre presso la stazione storica di Piazza Roma non si è andati sotto i +3.8°C”. Nel corso della giornata, poi, complice il sole, si è saliti rispettivamente a +10.6°C e a +9.8°C, che costituiscono valori addirittura superiori alla media stagionale. “L’afflusso di aria – spiega l’esperto dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena Luca Lombroso – è stato infatti solo relativamente freddo con normali nevicate in Appennino. Curiosamente, però, non è la prima ma la seconda neve, dopo quella precoce e fugace di fine ottobre”.

Previsioni. Nei prossimi giorni non sono attesi cambiamenti sostanziali della situazione: martedì 4 dicembre transiterà una veloce perturbazione, con molte nubi, ma poche piogge e un po’ di neve solo sul crinale. Poi mercoledì 5 dicembre avremo un miglioramento con temperature simili a quelle attuali o leggermente più basse. Comunque nulla di particolare per la stagione. Più in là la situazione è incerta: già da sabato 7 dicembre le mappe meteo sono per così dire troppo rimescolate per ottenere una previsione “utilizzabile”.

“Provando a fare non una previsione, bensì una proiezione di come si collocherà l’anno solare 2012 – conclude Luca Lombroso – nelle statistiche meteoclimatiche modenesi avremo che anche l’anno solare è avviato a raggiungere posizioni da podio. Facendo semplici simulazioni appare difficile sia che diventi l’anno più caldo sia che scenda dal podio: in entrambi i casi occorrerebbe un dicembre o freddo record o caldo record estremi, e malgrado le bizzarie climatiche degli ultimi tempi, non vedo, per fortuna, le condizioni perché ciò avvenga”.