A scuola le intimidazioni, al parco le botte mentre a casa le minacce arrivavano via sms. Un 12enne reggiano è stato la vittima di due giovani bulli, poco piu’ grandi di lui, che ora sono finiti nei guai. I due infatti sono stati denunciati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bologna, essendo ritenuti responsabili dei reati di lesioni, violenza privata, percosse e minacce. E’ stata la madre della vittima, residente in provincia di Reggio Emilia, a rivolgersi ai Carabinieri dopo aver scoperto le angherie subite dal figlio. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri dipendenti dal Comando Provinciale di Reggio Emilia, i due bulli in erba non perdevano occasione per manifestare la loro prepotenza nei confronti del 12enne reggiano. In un episodio la prepotente sopraffazione di uno dei due giovani indagati l’ha visto pestare a pugni il 12enne finito in ospedale con una prognosi di 10 giorni per una forte contusione sopraorbitale con ferita. Tanta è stata la forza con cui i pugni sono stati inferti che anche l’aggressore è dovuto ricorrere alle cure mediche in ospedale con una prognosi di 30 giorni per la frattura al terzo metacarpo della mano dx. Alla madre della giovane vittima, che prima di rivolgersi ai Carabinieri ha cercato la composizione bonaria della lite, sono state rivolte minacce di morte nei confronti del figlio. Quando poi hanno appreso che della vicenda si stavano occupando i Carabinieri per nulla intimorito uno dei due indagati ha tempestato di minacce via sms la giovane vittima.

Sensibilizzare i ragazzi in età scolare al fenomeno del bullismo è un aspetto molto importante per cercare di recidere il fenomeno legato sopratutto ai giovani in età adolescenziale. Per questo dal Comando Provinciale parte la campagna di sensibilizzazione “Smonta il bullo” con una serie di consigli rivolti anche alle vittime del bullismo inviate a:

· parlare con i genitori, un amico fidato o gli insegnanti raccontando se c’e’ qualcuno che fa il bullo e che ripetutamente ti prende in giro, ti canzona o comunque ti fa del male: insieme è molto più semplice trovare delle soluzioni per affrontare il problema.

· non isolarsi dagli altri e restare sempre vicino a qualcuno durante gli intervalli e nel tragitto tra casa e scuola;

· non mostrarsi intimoriti di fronte alla prese in giro cercando sempre di rispondere in maniera spiritosa o intelligente;

· cercare di ignorare le provocazioni del bullo e non far vedere che di essere impauriti o di star male per quello che dice. Ricordarsi che i bulli interpretano la paura e la sofferenza che riescono a provocare negli altri come segno di potere;

· non cedere alle provocazioni e non andare alle mani soprattutto se il bullo è più forte. Se minacciano chiedendo degli oggetti personali, cedere alle loro richieste ma non alle loro minacce. Alla prima occasione poi riferire quello che è successo ad un adulto di fiducia;

· scrivere sul diario ogni volta che si subiscono delle prepotenze: aiuterà a ricordare i singoli episodi;

· riferire ad un adulto se capita di vedere che qualche altro ragazzo subisce delle prepotenze senza riuscire a difendersi: al posto del ragazzo potresti esserci tu e saresti felice se qualcuno ti aiutasse. Anche il carabiniere di quartiere può aiutarti se ti confidi con lui.

· ricordare che tutti i problemi hanno almeno una soluzione e che c’è sempre qualcuno che ci può aiutare a trovare quella migliore!