Andrea_Rossi_20In una nota il sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi, motiva la decisione di non chiedere la deroga per la candidatura alle primarie del Pd per il parlamentari.

“Ritengo doveroso, per trasparenza e rispetto, e per il ruolo che tuttora rivesto, motivare la mia scelta di non richiesta di deroga per le imminenti primarie del Pd per il Parlamento.

Le scelte che vengono fatte sono maturate in modo individuale, ma in un pensare collettivo. Quel collettivo che nel mio territorio aveva valutato l’opportunità di una rappresentanza. Una rappresentanza non solo di testimonianza, ma capace anche -partendo da un presunto bagaglio di conoscenze, di esperienza e di passione politica- di produrre quella necessaria innovazione e quel ricambio che i cittadini stanno chiedendo con forza alla classe politica.

Abbiamo avuto segnali forti, dentro e fuori dal Pd. Non riuscire e non saperli tradurre in una proposta politica complessiva vorrebbe dire abdicare al necessario ruolo di governo al quale il nostro partito ambisce.

Il ruolo affidato a un sindaco oggi è quello di essere protagonista nel capire, interpretare e comprendere persone, famiglie, lavoratori e imprenditori che hanno visto modificare la propria vita e le proprie prospettive. E, come dice Bersani, avere il coraggio e l’attenzione di guardare la gente all’altezza degli occhi. Un ruolo questo, che può essere interpretato anche dai sindaci: amministrare un Comune è un’esperienza di vita straordinaria, e non smetterò mai di ringraziare la mia comunità per avermi fornito questa possibilità.

Il tema della deroga, che ho compreso, avendo conoscenza dell’ambiente e di quel pensare collettivo all’interno dei gruppi dirigenti, rischiava di essere un elemento che non rendeva giustizia al ruolo che oggi un sindaco svolge in questa delicata e complicata fase economica e sociale.

Deroga, nel dizionario italiano, vuole dire: chiedere un’eccezione alla regola. La mia aspettativa è quella che i sindaci, per l’impegno profuso, non siano una «deroga», bensì la regola: per i territori che rappresentano, per le eventuali capacità e per quel grado di innovazione che dobbiamo introdurre. Sono gli elettori che ci hanno consegnato il mandato e sono gli unici che possono decidere questo. E se penso di conoscere bene la mia comunità, se in una particolare fase ho pensato di potere partecipare alle primarie, è perché sono consapevole che per il distretto ciò poteva essere motivo di orgoglio e di partecipazione. Ho sempre accettato le regole, e alle regole sto, seppure non condividendole.

Ed è per questo che avevo dato la mia disponibilità affidandola al gruppo dirigente, qualora la ritenesse utile.

Questa scelta mi dà la forza di continuare ad amministrare la mia comunità fino alla fine del mio mandato, e tante sono le sfide avvincenti che si prospettano. Continuerò il mio lavoro, non facendo venire meno quella passione politica che mi ha sempre contraddistinto, per fare in modo che il mio partito, del quale mi sento un fidato operaio, sia messo nelle condizioni per governare il Paese”.

IL SINDACO

Andrea Rossi