gioco-azzardoIl Governo si impegni a completare il percorso normativo intrapreso con il cosiddetto Decreto Balduzzi (D.l. 158/2012) in materia di ludopatia, prevedendo che a fronte dell’inserimento del gambling patologico nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) ci sia anche uno stanziamento di risorse dedicate, necessarie per garantire l’effettiva predisposizione e attuazione da parte delle Regioni di politiche socio-sanitarie di assistenza alle persone affette da tale patologia.

È quanto chiede una mozione – presentata da diversi esponenti dei gruppi di maggioranza – prima firmataria Liana Barbati dell’Idv – e approvata a maggioranza dall’Assemblea legislativa. “La mozione – ha precisato uno dei firmatari, Beppe Pagani (Pd) – è un invito al Governo a porre rimedio su questioni decisive per combattere quella che può essere definita una vera e propria emergenza, rispetto al quale il decreto Balduzzi ha un impatto positivo, ma non risolutivo”.

Nel documento si invita il Governo a provvedere alla tempestiva emanazione del decreto attuativo di definizione delle distanze minime dei “punti di gioco” dai luoghi sensibili, a partire dalle scuole, anche al fine di prevenire contenziosi amministrativi e costituzionali che potrebbero essere ingenerati dall’adozione di provvedimenti legislativi o regolamentari da parte degli enti del governo territoriale. Ulteriore richiesta: l’adozione di una normativa nazionale quadro, “maggiormente completa sotto il profilo contenutistico e dispositivo”, che garantisca omogeneità d’interventi su tutto il territorio nazionale e consenta alle singole Regioni di dotarsi di strumenti legislativi nell’ambito di un quadro nazionale maggiormente completo.