Mentre il Governo Monti, insieme ai partiti, discuteva nella legge di stabilità dell’apertura di mille sale poker, congelava la riforma delle Province, investiva fondi nella TAV, elaborava l’aumento dell’IVA al 22% e introduceva una nuova tassa sui rifiuti (TARES).

Il Movimento 5 stelle fà le sue proposte, ricordando i suoi cavalli di battaglia: dalla conversione del trasporto merci dalla gomma al ferro, incentivazioni del trasporto pubblico collettivo, una nuova visione della gestione dei rifiuti e dell’energia in favore del riciclo e delle energie rinnovabili, diffusione della banda larga, abolizione della legge Biagi e incentivazioni delle produzioni locali e Km0.

Inoltre gli attivisti 5 stelle, insieme ai candidati modenesi al Parlamento, si interrogano in merito alle alternative a tasse e tagli a pioggia elaborati dal Governo nel 2012.

Facendo una breve ricerca è facile trovare alcuni capitoli di spesa dove è possibile intervenire:

Abolizione Province: almeno 0,5 miliardi annui

Abolizione rimborsi elettorali: Finanziamento partiti + finanziamento ai giornali dal 1994 ad oggi: 3 miliardi

Tagli pensioni d’oro (tetto max 3000 euro al mese): circa 10 miliardi annui

Riduzione Spese militari (caccia f-35): almeno 10 miliardi

Rivedere infrastrutture “dubbie” (Tav + altre sparse per l’Italia): almeno 20 miliardi

Recuperare efficienza e fiducia con una reale lotta alla corruzione pubblica, dal costo di miliardi di euro anno

http://youtu.be/l19pG1JuWkA

Questi tagli alle spese (sopra citati), oltre a trovare finanziamenti da investire in aiuti alle imprese e in ammortizzatori sociali, devono dare inizio ad un nuovo modello economico, attento alle persone ed all’ambiente, investendo sulla salvaguardia del territorio, sull’arte e la cultura del nostro paese.

(potrebbero essere utilizzati per colmare i fondi mancanti nelle zone terremotate).

I candidati modenesi hanno ben in mente le vicissitudini del Governo su alcuni temi scottanti del territorio; a partire dal progetto di stoccaggio di gas a Rivara sul quale purtroppo non è ancora stata messa una pietra tombale, a causa di un decreto Ministeriale ancora in piedi da Febbraio 2012, che dà il VIA alle trivellazioni in loco per verificare la fattibilità del progetto; infine come M5stelle di Modena dobbiamo ricordare l’iniquo trattamento riservato ai terremotati: riteniamo sia lesivo per di diritti di chi deve ricostruire la casa riconoscere i contribuiti fino ad un massimo dell’ 80%, sottoponendo chi è stato colpito dal sisma a sottostare non solo alla contrazione di un prestito ma anche alla discrezionalità delle banche per l’assegnazione del contributo totale.

(Movimento 5 stelle Modena e Provincia)