Fabio_FilippiI protagonisti dell’accoltellamento avvenuto all’interno del centro di accoglienza per senza tetto del Comune di Reggio Emilia, sono due clandestini : uno dei due è poi deceduto, a causa delle ferite riportate.

Il responsabile del tragico scontro frontale finito su tutti i tigi, che a Codemondo ha causato quattro morti e nove feriti, è risultato essere un clandestino nigeriano in possesso di una patente falsa.

Sono solo gli ultimi episodi, in ordine di tempo, che mettono a nudo una situazione allarmante, relativa al fenomeno dell’immigrazione clandestina a Reggio Emilia. La politica dell’accoglienza del Comune dovrebbe essere concepita in funzione del rispetto della legge e della tutela, prima di tutto, dei cittadini reggiani che lavorano e pagano le tasse. Non è accettabile una politica dell’accoglienza che violi la legge, facendo finta di ignorare che la clandestinità costituisce reato.

Questa situazione anomala, per troppo tempo tollerata, contribuisce, ogni anno, ad incrementare progressivamente il numero di clandestini ed i rischi conseguenti per la collettività. Oltre ad alimentare potenzialmente le attività criminali, quali la prostituzione, lo spaccio di stupefacenti e le rapine, la condizione di clandestinità rappresenta un fattore di pericolosità per gli altri cittadini regolari. Sono, infatti, sempre più numerosi i casi riscontrati di clandestini che circolano sulle nostre strade privi di patente e di assicurazione..

L’alto numero di immigrati clandestini, oltre a creare gravi problemi di sicurezza e di ordine pubblico, mette in seria difficoltà i servizi pubblici reggiani, come, ad esempio, quelli sanitario, scolastico e dei trasporti, tutti ormai inadeguati perché costretti a rispondere ad una domanda esageratamente in espansione: servizi che sono a carico esclusivamente dei cittadini contribuenti, in quanto i clandestini, ovviamente, non pagano. Basti pensare che il fenomeno del mancato pagamento dei biglietto sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale che vede come protagonisti prevalenti i cittadini extracomunitari clandestini. Per quanto mi risulta, inoltre, migliaia di clandestini sono stati curati presso gli ospedali reggiani a titolo totalmente gratuito. Non può continuare a lungo una situazione che vede cittadini che pagano le tasse ed i contributi assistenziali, attendere mesi prima di poter ottenere una visita specialistica o attendere ore e ore al pronto soccorso, costretti a mettersi in fila dietro a persone che non pagano un euro per il servizio sanitario loro fornito e che dovrebbero invece essere espulsi.

L’introduzione nel nostro ordinamento del reato di clandestinità, consente ai Sindaci un potere di intervento, per contrastare l’immigrazione clandestina e la criminalità, prima inesistente; si tratta di esercitarlo senza ulteriori indugi o ambiguità. Alla magistratura i cittadini chiedono più severità nell’applicazione delle leggi relative all’immigrazione clandestina. Non intendo fare mia l’equazione immigrati uguale criminalità, in quanto so benissimo che una parte di loro si sono integrati nella nostra società ed agiscono nella legalità. Quel che è certo però è che la condizione di clandestinità induce oggettivamente a comportamenti orientati al crimine.

 

Fabio Filippi