Consiglio-provinciale-150Sono state 21 le sedute nel 2012 del Consiglio provinciale di Modena, 12 in meno rispetto allo scorso anno, una riduzione voluta dallo stesso Consiglio, e sancita da un ordine del giorno approvato all’unanimità, per «contribuire in modo concreto e visibile – spiega il presidente Demos Malavasi – alla diminuzione dei costi della politica».

Il riepilogo delle attività consiliari dell’anno appena concluso vede 45 delibere e 39 ordini del giorno (sui 45 presentati) approvati, 106 interpellanze e 7 interrogazioni discusse e 44 comunicazioni. Alta la partecipazione dei consiglieri alle sedute: secondo i dati forniti dalla Presidenza del Consiglio, infatti, su un totale di 30 consiglieri, dieci hanno partecipato a tutte le 21 sedute e complessivamente in 26 hanno superato l’80 per cento delle presenze.

«Il 2012 è stato un anno di lavoro importante e complesso – commenta Malavasi – caratterizzato dalle emergenze, prima delle quali è stata naturalmente il terremoto. Al centro della nostra attività ci sono stati quindi i temi delle emergenze create dal sisma e della ricostruzione sui quali molto è stato fatto, grazie all’impegno di tutte le istituzioni, delle associazioni e del volontariato, ma molto ancora resta da fare. L’anno trascorso – prosegue il presidente – è stato inoltre segnato dalla situazione di incertezza creata da un processo di riforma istituzionale delle Province necessario ma mai definito e ora congelato e che ci vedrà impegnati anche nel futuro».Tra gli ambiti principali del lavoro del Consiglio nel 2012 non sono mancati la crisi economica e la perdita dei posti di lavoro.

Diversi sono stati i consigli monotematici dedicati al sisma e alle sue conseguenze nei diversi settori: lavoro, economia, scuola, sanità. Consigli speciali sono stati dedicati anche al giornalista Giovanni Tizian, sotto protezione per i suoi articoli sulla mafia, e alla violenza sulle donne. Sono stati una sessantina inoltre gli incontri dei vari organismi nei quali si articola il funzionamento del Consiglio provinciale: le quattro commissioni consiliari che svolgono il lavoro istruttorio (38 riunioni), la conferenza dei capigruppo (24), la commissione Controllo e garanzia.

PRESENZE CONSIGLIERI PROVINCIALI 2012

consigliere

gruppo

presenze

%

Baracchi Grazia Pd

21

100%

Baruffi Davide Pd

17

81%

Bergamini Serena Pd

20

95%

Bertolini Giovanna Pdl

20

95%

Biagi Lorenzo Lega nord

21

100%

Brunetti Monica Pd

17

81%

Cigni Fausto Pd

19

90%

Corti Stefano Lega nord

16

76%

Cottafavi Ennio Pd

21

100%

Cuzzani Patrizia Gruppo Misto

21

100%

Degliesposti Livio Lega nord

21

100%

Gazzotti Elena Pd

20

95%

Ghelfi Luca Pdl

17

81%

Gozzoli Luca Pd

21

100%

Kyenge Kashetu Pd

18

86%

Malaguti Matteo Pdl

14

67%

Malavasi Demos Pd

21

100%

Mantovani Ivano Pd

18

86%

Mazzi Dante Pdl

21

100%

Pederzini Sergio Idv

16

76%

Rinaldi Bruno Pdl

21

100%

Sabattini Emilio Pd

19

90%

Santi Marc’Aurelio Pd

13

62%

Severi Claudia Pdl

15

71%

Siena Giorgio Pd

20

95%

Sighinolfi Mauro Pdl

21

100%

Tartaglione Pier Nicola Pd

18

86%

Vaccari Roberto Pd

20

95%

Vicenzi Fabio Udc

19

90%

Vignola Marina Pd

19

90%

Zavatti Denis Lega nord

20

95%

 

MALAVASI: “SISMA, LAVORO, RIORDINO ISTITUZIONALE I TEMI DEL 2013”

Le priorità del Consiglio provinciale di Modena per il 2013 saranno, come spiega il presidente Demos Malavasi, il terremoto, il lavoro e il riordino istituzionale.

«L’emergenza e la ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio sono state al centro del nostro lavoro, per il quale voglio ringraziare tutti i consiglieri, anche nel 2012. È stata una tragedia che ha colpito duramente il nostro territorio: il nostro pensiero va alle vittime e la nostra vicinanza ai loro famigliari, mentre un ringraziamento va agli animatori e ai protagonisti dell’intenso movimento di aiuti e solidarietà che si è attivato dal primo momento. Molto si è fatto in questi mesi con l’impegno delle istituzioni locali, regionali e nazionali e delle associazioni economiche, sindacali, religiose e del volontariato. Ma tanto ancora resta da fare per ridare slancio all’economia che rappresenta un punto di eccellenza, per ricostruire e ristrutturare le abitazioni civili, per recuperare il patrimonio storico, artistico e religioso di grande valore. La ricostruzione ci vedrà impegnati ancora per anni. Il nostro impegno sarà dunque forte per tenere alta l’attenzione delle istituzioni e di tutta la società per sostenere la ricostruzione e per dare un futuro migliore a questi territori così duramente colpiti. Nel 2013 – prosegue Malavasi – dedicheremo il nostro lavoro anche a sostenere tutte le iniziative di contrasto alla crisi che promuovono lo sviluppo e l’occupazione attraverso i progetti di innovazione, ricerca e formazione».

Tra i temi all’ordine dei lavori del Consiglio, anticipa il presidente, anche la tutela dell’ambiente e del territorio, in particolare sui temi dell’assetto idrogeologico, dell’inquinamento, della gestione dei rifiuti, e della mobilità «per potenziare specialmente il trasporto ferroviario per risolvere il profondo e anacronistico disagio che vivono ogni giorno i pendolari della nostra provincia».

Il Consiglio Provinciale è stato impegnato e lo sarà anche nel 2013 sul riordino istituzionale e la riforma delle Province: «Vogliamo ribadire – afferma Malavasi – che un processo di profonda riforma dell’assetto istituzionale, che riguardi tutti i livelli dello Stato, è oggi più che mai necessario per dare maggiore efficienza e trasparenza e per ridurre i costi. È necessaria una riduzione dei livelli di governo e, in questo ambito, deve proseguire il processo di riforma delle Province come enti intermedi di area vasta e nel contempo deve avanzare il processo di riforma dei Comuni attraverso un potenziamento delle unioni e l’avvio di processi di fusione in particolare per i più piccoli. È necessario però che venga riconosciuta una vera autonomia finanziaria agli enti locali, basata sulla responsabilità degli amministratori, perché sia possibile investire nelle opere necessarie al territorio e gestire i servizi alle persone e alle famiglie. In questo modo gli enti locali come nel passato possono continuare a essere un volano dello sviluppo economico e della coesione sociale dei nostri territori. Abbiamo di fronte– conclude Malavasi – un 2013 ancora gravido di problemi e di preoccupazioni ma noi saremo in campo con il nostro impegno la nostra determinazione per costruire con i cittadini le risposte ai problemi delle nostre comunità e in particolare dei nostri giovani».