“La premessa necessaria è che non si intende mettere naso in casa d’altri – commenta il portavoce del Pdl di Modena, Luca Ghelfi – ma solo rilevare l’impatto di un evento sulla vita della nostra comunità. E un partito come il Partito Democratico che si trova nel mezzo di un terremoto, avendo la stragrande maggioranza degli amministratori in provincia, è un dato che non può essere sottovalutato. Appare chiaro che chi è andato a votare alle primarie ha dato un segnale chiaro di voler qualcosa di diverso. Ed è chiaro che illustri rappresentanti del partito non hanno capito: il Sindaco Pighi ravvede nel voto l’incapacità di scegliere (leggi “pilotare”) i giusti candidati da presentare alle primarie. DI fatto mettendo la pietra tombale sul mandato di Baruffi, che al contrario ha avuto uno scatto di orgoglio che gli va’ riconosciuto, mettendo sul tavolo le sue dimissioni. Ci sono poi le parole della candidata Giuditta Pini, il presunto nuovo, di scarso rispetto per Emilio Sabattini, un moderato e cattolico, dimostrando come la giovane età non sia necessariamente garanzia di tolleranza, inclusione e rinnovamento, almeno nel linguaggio. Ora le grandi scelte sul territorio che partito avranno alle spalle? La Giunta Pighi non sente nessuna responsabilità in quello che sta accadendo a Baruffi? Insomma, questo terremoto ci condannerà ad un arroccamento sulle poltrone, e un immobilismo fino al 2014? – conclude Ghelfi – Non ce lo possiamo permettere”.