carabinieri-notturnaIntorno alle 02,00 di questa notte, è giunta alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna una telefonata di un cittadino che segnalava di udire le urla di aiuto di una donna in strada in via Scipione dal Ferro. In contemporanea arrivavano altre telefonate da altri cittadini che segnalavano, nel condominio al civico 19 appunto di via Scipione dal Ferro (di proprietà dell’A.C.E.R.), un incendio che stava interessando numerosi appartamenti.

Venivano immediatamente attivate tutte le autoradio in quel momento in circuito perché convergessero sull’incendio. I primi a giungere sul luogo sono stati due militari del Nucleo Radiomobile che si trovavano a poche centinaia di metri, i quali hanno constatato che il fumo usciva prevalentemente da un appartamento al 4° piano e dagli altri appartamenti giungevano numerose grida di aiuto.

Subito entrati nel vano scale trovavano una donna che, in preda ad una crisi di pianto dichiarava di essere la proprietaria dell’appartamento al 4° piano dal quale l’incendio di era propagato. Messa al sicuro fuori dall’edificio la donna, i due militari tornavano all’interno, proprio mentre un altro equipaggio del Nucleo Radiomobile giungeva sul posto. Il fumo nero che usciva dall’appartamento in fiamme aveva già abbondantemente occupato soprattutto la parte alta della tromba delle scale, al 5° e 6° piano.

Per primi venivano fatti uscire gli occupanti degli appartamenti ai piani inferiori al 4°, i quali si erano accalcati sui pianerottoli, molti in preda al panico ed alcuni con segni di intossicazione da fumo.

I militari cercavano quindi di superare la cortina di fumo che ostruiva le scale verso i piani superiori al 4°. Riuscivano infatti a raggiungere altri appartamenti da dove venivano prelevati altri 4 condomini, tre donne ed un uomo, tutti anziani. La discesa lungo le scale risultava lenta e difficile anche per lo stato di shock patito da alcuni di loro, che, in qualche caso, sono stati portati a braccia lungo la rampa fino all’esterno dell’edificio. Contemporaneamente la Centrale Operativa aveva avvisato sia il 118 che i Vigili del Fuoco. Proprio ai sanitari giunti sul posto i Carabinieri affidavano le persone tratte in salvo, visto che molte avevano problemi respiratori avendo inalato molto fumo.

I Vigili del Fuoco, invece, iniziavano le operazioni di spegnimento dell’incendio e mettevano in funzione un’autoscala con cestello che consentiva di giungere alle finestre del 6° piano, da cui si affacciavano altre persone.

Intanto i Carabinieri facevano evacuare anche i condomini del civico 17, che cominciava ad essere interessato dal fumo.

L’incendio di sarebbe sviluppato per cause presumibilmente accidentali (forse una candela lasciata accesa e incustodita) all’interno di un appartamento ubicato al 4° piano, abitato da una 58enne operaia originaria di Carbonia.

Al termine delle operazioni di emergenza, anche i quattro Carabinieri intervenuti per primi e che avevano percorso più volte le scale invase dai fumi, sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari: i militari hanno riportato un’intossicazione con tre giorni di prognosi.

A scopo precauzionale l’intero stabile, articolato su 6 piani più un ammezzato e costituito da 12 appartamenti, è stato dichiarato temporaneamente inagibile ed i suoi occupanti sono stati ospitati presso parenti e strutture alberghiere. Di questi, oltre l’occupante l’appartamento da cui si sarebbe propagato l’incendio, altri sei (tutti anziani: 4 donne di 90, 79 (2) e 60 anni e 2 uomini di 82 e 60 anni) sono stati portati al pronto soccorso del Sant’Orsola Malpighi per essere sottoposti ad ossigeno terapia per intossicazione da fumo.