tribunale_giustizia_2Il procuratore generale Militare presso la Corte militare di appello di Roma Antonio Sabino ha presentato ricorso, martedì 22 gennaio, contro le due assoluzioni contenute nella sentenza d’appello del processo sulla strage di Monchio, emessa nell’ottobre scorso, le cui motivazioni sono state rese note nelle scorse settimane.

«Un ricorso – sottolinea Demos Malavasi, presidente del Consiglio provinciale di Modena – che abbiamo sollecitato come parte civile insieme al Comune di Palagano e ai familiari delle vittime. Nelle motivazioni sulle due assoluzioni, infatti, contenute nella sentenza d’appello, abbiamo riscontrato con il nostro avvocato dei passaggi illogici che meritano di essere approfonditi in Cassazione».

La sentenza ha confermato la responsabilità penale del caporale Alfred Lühmann, 86 anni; assoluzione, invece, per Helmut Odenwald, 91 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea, e Ferdinand Osterhaus, 93 anni, all’epoca sottotenente, entrambi condannati all’ergastolo in primo grado. Sulle assoluzioni i giudici dell’appello hanno ritenuto non sufficientemente provata la loro partecipazione con funzione di comando. La sentenza, inoltre, ha confermato, a seguito della condanna dell’imputato Lühmann, tutti i risarcimenti stabiliti dai giudici di Verona nel primo grado e riconoscendo alle vittime dei reati i loro diritti.

«Il nuovo Governo e il nuovo Parlamento – aggiunge Malavasi – devono continuare la trattativa con il Governo tedesco per ottenere i risarcimenti e concedere al Comune di Palagano la medaglia d’oro al valor civile».

L’avvocato Andrea Speranzoni, difensore della Provincia di Modena, del Comune di Palagano e dei familiari delle vittime, evidenzia che la sentenza definitiva della Cassazione dovrebbe arrivare entro l’estate, mentre sul versante della trattativa, iniziata mesi fa al ministero degli Esteri, con la Germania, Speranzoni sottolinea che «alcuni importanti passi sono stati fatti di recente e c’è l’aspettativa di un riconoscimento economico a favore dei territori e delle comunità colpite».