Sono 3.987 gli animali soccorsi nel 2012 dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena. In base ai dati forniti dai responsabili del Centro, 542 sono caprioli, di cui 33 “bambi” tuttora in allattamento o svezzamento nel Centro in via Nonantolana 1217 a Modena; poi centinaia di uccelli (quasi 400 rapaci), oltre 600 ricci, 30 daini, cervi e tassi. Oltre 700 interventi sono stati richiesti dalle forze dell’ordine o dalle istituzioni, tra questi i recuperi e le attività nell’area del sisma.
L’associazione opera sulla base di una convenzione con la Provincia di Modena per il recupero della fauna selvatica in difficoltà.
Come spiega Piero Milani, responsabile del Centro, «buona parte degli interventi scaturiscono dalle segnalazioni di tanti cittadini, una dimostrazione concreta della sensibilità dei modenesi nei confronti dalla salvaguardia degli animali selvatici come componente fondamentale del nostro patrimonio ambientale. Gran parte degli animali, aggiunge Milani, sono curati nella sede del Centro per poi essere liberata con una percentuale di reinserimento dell’80 per cento grazie al lavoro di oltre 30 volontari e 30 veterinari».
Diversi anche i recuperi di fauna esotica come lo splendido pappagallo cacatua rosato di notevoli dimensioni catturato a Modena, un cacatua dal ciuffo giallo trovato in un frutteto di S.Prospero, un conuro della Patagonia trovato a Montale e alcuni esemplari di parrocchetto monaco recuperati a Modena.
Il Centro svolge anche un’intensa attività didattica con centinaia di studenti che hanno visitato la struttura nel corso del 2012.
E nel 2013 l’attività è ripresa a ritmi sostenuti con già 87 salvataggi, soprattutto caprioli e uccelli in difficoltà a causa del gelo e della neve in montagna.
Tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.centrofaunaselvatica.it.
Per le segnalazioni e richieste di intervento sono attivi i numeri telefonici 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare il servizio 118.
GLI INTERVENTI DURANTE IL SISMA – ANIMALI SALVATI DAI CROLLI, I BOX NELLE TENDOPOLI
Una volte rimasta intrappolata tra le macerie di un edificio rurale a Finale Emilia, decine di rondini e rondoni con i loro nidi salvati dai crolli della Rocca estense di S.Felice sul Panaro, quattro piccoli gheppi recuperati all’interno di un casolare di campagna lesionato dal sisma a Cavezzo. Sono solo alcuni degli interventi effettuati dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena durante l’emergenza nei giorni successivi le scosse del 20 e 29 maggio 2012.
Sono interventi effettuati in gran parte sulla base delle segnalazioni dei Vigili del fuoco, delle forze dell’ordine ma anche di tanti cittadini che in quei momenti drammatici non hanno trascurato la sorte dei tanti animali in difficoltà a causa del sisma.
Il Centro fauna, inoltre, ha offerto ospitalità gratuita agli animali domestici delle persone che sono state costrette ad abbandonare la loro casa a causa del sisma che hanno deciso di affidare animali di ogni specie ai volontari come pappagalli, conigli nani, furetti, criceti: in tutto oltre 200 animali quasi tutti restituiti ai proprietari.
I volontari, infine, hanno collaborato con il Servizio veterinario dell’Usl di Modena alla realizzazione e gestione di cucce e box per cani e gatti nelle tendopoli, tra cui Medolla, Mirandola e Cavezzo, in cui avevano trovato rifugio anche i loro padroni.
SABATO 26 GENNAIO A MODENA LIBERAZIONE DI COLOMBI PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
In occasione della Giornata della memoria, il Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena ha organizzato una liberazione di colombi salvati e curati dai volontari che si svolge sabato 26 gennaio alle ore 12, alla scuola media Lanfranco di via Valli 40 a Modena.
All’’iniziativa, promossa da alcuni docenti della scuola per ricordare con una liberazione simbolica le vittime della shoa, parteciperanno i ragazzi di terza che hanno partecipato a un progetto con lezioni e riflessioni in classe sui temi della negazione della libertà, della dignità umana e del genocidio.
Durante la liberazione, sugli alberi intorno alla scuola saranno appesi a un filo foglietti contenenti pensieri e scritti dai ragazzi su questi temi.