La sentenza della terza sezione della Corte di Cassazione ha riconosciuto il risarcimento delle vittime di Ustica e riporta le responsabilità ad “amministrazioni” che non hanno garantito la sicurezza del volo, e ciò conferma che la causa di quella tragedia sia da imputare a missili lanciati nel nostro spazio aereo e quindi la tesi dell’ allora giudice Istruttore Rosario Priore, che venne invece negata nel giudicato penale. Le piste internazionali ad Ustica, come nella strage di Bologna, ci riportano ad una verità a lungo nascosta nel nostro Paese per la paura delle implicazioni internazionali che esse comportano. E proprio per Ustica e per Bologna è necessario che si dia il via ad una stagione di rogatorie internazionali che finalmente chiarisca due gravi episodi di terrore che hanno insanguinato il nostro Paese. In particolar modo è la Francia a dover ‘concedere’ importanti rogatorie, in merito a Ustica relativamente alle sue autorità militari dell’epoca e per Bologna relativamente a Carlos, il super terrorista da anni nelle carceri francesi e che da tempo si dichiara disponibile a far luce sulla vicenda della strage del 2 agosto. Spero che questa volta, finalmente, ci sia una collaborazione fattiva da parte delle autorità francesi e mi auguro che la nostra diplomazia trovi i giusti canali per far sì che si realizzino queste fondamentali rogatorie.

Gli italiani oggi più che mai vogliono sapere la verità, su Bologna e su Ustica.

E’ quanto dichiara il deputato di Fli Enzo Raisi, autore del libro “Bomba o non bomba. 2 agosto 1980. Alla ricerca ossessiva della verità”. (Ed. Minerva, 2012)