Un docente del Dipartimento reggiano di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il prof. Stefano Ossicini, professore di Fisica sperimentale, ha dato alle stampe un saggio nel quale si smascherano alcune delle più clamorose truffe scientifiche.

“L’Universo è fatto di storie non solo di atomi. Breve storia delle truffe scientifiche” (Neri Pozza, 2012) è il titolo del libro che da qualche giorno è disponibile anche presso le librerie, dove ha ricevuto un immediato successo, dopo l’ottima accoglienza riservatagli dalla comunità scientifica, tanto che è stato selezionato fra i due vincitori del Premio 2013 Enrico Fermi – Città di Cecina per la divulgazione scientifica.

Ora il volume, per iniziativa del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria e dell’associazione Bus74, con la collaborazione della Biblioteca Universitaria, verrà ufficialmente presentato anche a Reggio Emilia in occasione di un incontro che si terrà mercoledì 6 febbraio alle ore 17.00 presso l’Aula Magna “P. Manodori” (Viale Allegri 9) del Complesso Universitario Zucchi di Reggio Emilia.

Dopo i saluti introduttivi del prof. Luigi Grasselli, Pro Rettore della sede di Reggio Emilia, del prof. Eugenio Dragoni, Direttore del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, di Ivan Spelti dell’Associazione Bus74, l’ autore Stefano Ossicini discuterà affronterà i contenuti del libro, stimolato dal collega prof. Olmes Bisi, docente di Fisica sperimentale presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria. L’evento sarà trasmesso in differita su la tv di Ateneo http://tv.unimore.it.

“Negli ultimi anni false scoperte, errori, risultati esagerati sono così aumentati – afferma il prof. Stefano Ossicini dell’Università degli studi di Modena e Regio Emilia – che molti osservatori hanno concluso che non solo i truffatori debbano essere scovati e puniti, ma che la stessa struttura della ricerca scientifica sia da porre sotto indagine. Questo libro narra un secolo di storie controverse, frodi, errori, illusioni prese dal fronte della scienza: dai raggi N alle nanotecnologie, dalla natura della luce ai nuovi elementi chimici, dalle forme dell’acqua alle energie inesauribili. Assistiamo in questi anni all’emergere di una nuova tipologia di fare scienza,. La competizione diventa più spietata, la ricerca più frammentata, sponsorizzata, sempre meno guidata dalla curiosità e dalla ricerca della verità. I conflitti di interesse, finanziari ed etici, aumentano. Ed ecco che nascono, inevitabili, tentazioni devianti. Certo è che i meccanismi di autocorrezione continuano ad essere un tratto distintivo della scienza, ma tutti dobbiamo conoscere come la scienza realmente opera per poter più correttamente giudicare”.

STEFANO OSSICINI

Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ricercatore all’Istituto nanoscienze del Cnr di Modena, dirige il Centro Interdipartimentale «EN&TECH» su risparmio energetico e energie rinnovabili. È autore, oltre che di diverse pubblicazioni scientifiche, della commedia Non ho nulla da rimproverarmi: 1911 Stoccolma e dintorni sulla figura di Marie Curie, rappresentata in diverse occasioni, compreso il Festival della Scienza di Genova 2011.