“Io come tu -Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali davanti alla legge”: il comune di Boretto aderisce con convinzione alla campagna di Unicef Italia per sollecitare il riconoscimento dello ius soli a tutti i minori nati sul territorio italiano.A sancire questa presa di posizione, nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 13 febbraio, la decisione di concedere la cittadinanza onoraria borettese ai bambini e alle bambine di origine straniera, nati e residenti nel Comune di Boretto.
Un gesto simbolico, per ribadire la necessità di concedere un diritto fondamentale ai tantissimi giovani, figli di immigrati e nati in Italia, italiani a tutti gli effetti, la cui permanenza nel nostro paese può costantemente essere compromessa o interrotta in qualsiasi momento qualora i genitori perdano il lavoro, o debbano rientrare nel Paese di origine.
Già in passato Boretto aveva appoggiato con convinzione la campagna “L’Italia sono anch’io” per la riforma della legge n.91 del 1992: oggi l’Amministrazione comunale ha deciso di aderire con fermezza all’azione promossa da Unicef e lanciata il 20 novembre 2012, in occasione della Giornata nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza. «L’auspicio» dichiara l’assessore alle Politiche Migratorie Giorgia Bia «è che finalmente la norma che regola la cittadinanza italiana venga adeguata a quanto stabilito nella Convenzione sui diritti dell’infanzia, sancendo così il diritto di ciascun minorenne “ad essere registrato immediatamente alla nascita, ad avere un nome, ad acquisire una cittadinanza…”».
«La cittadinanza onoraria, che concederemo ai minori che saranno interessati è un atto puramente simbolico, che non ha alcun valore giuridico, ma è un modo con il quale abbiamo voluto testimoniare, come Amministrazione, la nostra vicinanza ai giovani cittadini stranieri che vivono sul nostro territorio» spiega il sindaco Massimo Gazza. «Si tratta di una decisione che ribadisce la nostra volontà di realizzare un’integrazione vera e reale, l’unico modo che abbiamo per fare comprendere a chi sarà chiamato a governarci tra poco meno di due settimane, che la riforma del diritto di cittadinanza e la concessione di quest’ultima ai minori di origine straniera nati e cresciuti in Italia rappresentano due importanti priorità per questo Paese».