Nel mese di gennaio scorso il negozio Marco Polo Expert veniva preso di mira due volte in due giorni consecutivi da una coppia di ladri.
In entrambi i casi i due si fingevano potenziali acquirenti che dopo avere dato un’occhiata alla merce esposta, non convinti dell’acquisto, uscivano dal negozio.
Ma, approfittando della distrazione del personale in servizio, durante il loro giro, staccando fulmineamente i cavetti di sicurezza, si impossessavano di un Tablet Samsung dal valore di 549,00 euro ed il giorno dopo di un Notebook Apple dal valore di 2.000,00 euro, celandoli in una borsa che uno dei due aveva a tracolla.
Le loro gesta criminali sono state immortalate dalle riprese della videosorveglianza interna consegnate in sede di denuncia alla Squadra Mobile.
Il punto di svolta delle indagini si è avuto qualche giorno fa, quando dallo stesso negozio si chiedeva aiuto al 113 perché nei locali vi era una persona sospetta.
Gli Agenti delle Volanti riuscivano a fermare l’individuo, la cui posizione vagliata dalla Squadra Mobile portava gli investigatori a chiudere le indagini sui furti al Marco Polo.
Veniva rintracciato e fermato anche il secondo complice.
C. M., 35enne, e R. G., 31enne, entrambi moldavi, con precedenti polizia per reati contro il patrimonio e senza fissa dimora, venivano denunciati per furto aggravato.
————————
Un terzetto di origini marocchine invece è stato individuato e denunciato per un furto in danno del negozio Oviesse avvenuto tre giorni fa.
Nello stesso giorno una pattuglia della Squadra Mobile notava confabulare tre nordafricani, dei quali due erano già conosciuti per aver commesso reati contro il patrimonio, sotto l’isolato San Rocco.
Gli Agenti si avvicinavano ai tre per un controllo ed il gruppetto veniva trovato in possesso di un giubbotto e di un paio di pantaloni da donna nuovi e con ancora l’etichetta.
Gli investigatori della Mobile presto risalivano alla provenienza della merce.
Era stata sottratta poco tempo prima dall’Oviesse di via Roma, dove due dei tre fermati avevano occultato i capi sotto le giacche ed erano scappati.
In sede di deposizione spontanea si accertava che H. K., marocchino 33enne, aveva commissionato il furto a G. N, 30enne, e C. L., 48enne, entrambi di origini marocchine, pagando loro la somma di 20,00 euro per la prestazione criminale.
I tre venivano denunciati, per furto aggravato i ladri e per ricettazione il committente.
————————
Il 29 gennaio scorso una dipendente di un’agenzia d’affari cittadina subiva il furto del portafoglio mentre si trovava al lavoro nel suo ufficio in via Cadoppi.
La donna lasciava momentaneamente la sua postazione per recarsi in un ufficio attiguo, poco dopo sentendo dei rumori tornava sui propri passi sorprendendo uno sconosciuto dietro la sua scrivania, il quale si giustificava dicendo di trovarsi lì perché in cerca di lavoro, per poi allontanarsi velocemente.
La vittima spiazzata dalla scena sospettava subito di quello strano individuo, infatti controllando la borsetta lasciata su un ripiano della scrivania si accorgeva di aver subito il furto del portafoglio.
La malcapitata chiamava subito il 113 e agli Agenti accorsi raccontava l’accaduto descrivendo fisicamente l’uomo che aveva sorpreso alla sua postazione lavoro, la descrizione indirizzava la Polizia su un soggetto già noto per precedenti episodi.
Successivamente negli uffici della Squadra Mobile alla donna venivano mostrate delle foto di persone somiglianti alla descrizione fatta dalla stessa.
La malcapitata riconosceva senza dubbio il suo “visitatore”, del resto era stata molto circostanziata nel riferirne i tratti somatici, accreditandogli un’età quasi esatta.
L’uomo N. L. F., genovese 28enne, gravato come detto da precedenti polizia, veniva denunciato per furto aggravato.