“Tutta la classe dirigente ha il dovere, l’obbligo, la necessità di fare luce sul buio della penetrazione mafiosa che ha la sua ‘cabina di regia’ al Sud e il portafoglio al Nord. È un problema di tutti e da tutti deve essere affrontato quotidianamente, non solo con gli strumenti giudiziari ma anche con gli strumenti educativi che squarcino il velo sulla pericolosa sottovalutazione dell’esistenza del fenomeno mafioso anche in questa terra. Benissimo, quindi, che un enti pubblici e realtà associative lavorino assieme per questo obiettivo, come accade in Emilia-Romagna dove oggi sono stati in Regione sono stati firmati gli accordi quadro con Comuni, Province, Università e scuole per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa.