ospedale_maggiore_bolognaLa Direzione sanitaria dell’Ospedale Maggiore ha segnalato questa mattina alla Magistratura il decesso per arresto cardiaco irreversibile, avvenuto nella giornata di ieri, 20 febbraio, di un paziente di 66 anni ad alto rischio ricoverato presso l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Il decesso è stato segnalato non potendosi escludere, allo stato degli accertamenti, elementi riferibili al malfunzionamento delle tecnologie utilizzate e all’intervento del fattore umano. Il decesso è stato segnalato anche al Ministero della Salute e all’Assessorato regionale alle politiche della salute come evento sentinella.

L’Azienda Usl di Bologna ha avviato, d’intesa con l’Assessorato regionale, una approfondita verifica interna, ed è in contatto con la famiglia, alla quale esprime vicinanza e cordoglio, per tutte le necessità del caso.

“Siamo vicini alla famiglia colpita dal grave lutto e vogliamo che nel più breve tempo possibile vengano chiarite tutte le circostanze inerenti al decesso del paziente”: così l’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti è intervenuto subito dopo aver appreso la notizia del decesso di un signore 66enne ricoverato presso l’Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic) dell’Ospedale Maggiore di Bologna, avvenuto nella giornata di ieri, 20 febbraio.

“L’Azienda Usl ha segnalato il decesso alla Magistratura non potendosi escludere malfunzionamenti di tecnologie o errori umani e, d’accordo con la Regione, – ha aggiunto Lusenti – ha subito avviato una approfondita verifica interna riguardo a tutti i passaggi organizzativi e assistenziali prestati; a questa verifica partecipa anche un esperto dell’Assessorato”.