Sono sedici i giovani under 28 (11 maschi e 3 femmine, 2 ancora da scegliere) che possono fare il loro ingresso al lavoro grazie al bando di Democenter-Sipe, a cui il Comune di Modena ha affidato la realizzazione operativa di “Giovani al Futuro”. Il bando invitava le imprese della provincia di Modena a presentare, entro il 31 dicembre 2012, progetti di inserimento in azienda per ragazzi e ragazze iscritti con i loro curriculum al sito di “Giovani al Futuro”. L’obiettivo di inserire 15 giovani, uno per impresa e per ciascuno dei quali vengono dati contributi, è stato superato. I 30 progetti delle aziende, giudicati di notevole interesse, hanno spinto a rimodulare il contributo (da 500 a 468 euro per sei mesi) per attivare un progetto in più.
“Con il bando avviamo al lavoro 16 giovani con buone prospettive di inserimento anche dopo il primo periodo – spiega Daniele Sitta, assessore allo Sviluppo economico – e ringraziamo le aziende e i ragazzi che hanno aderito. Il progetto nato per ‘intercettare’ i giovani tra i 17 e i 28 anni e accompagnarli in percorsi di studi e professionali vede iniziare la fase dell’inserimento frutto di un percorso di conoscenza, apprendimento e confronto tra giovani e rappresentanti delle imprese. È un segnale in questi tempi di crisi e allo stesso tempo un’occasione concreta”.
I contributi attribuiti con il bando vanno a copertura massima del 70% del valore della retribuzione concessa al giovane inserito attraverso contratti di lavoro a tempo determinato, collaborazioni a progetto, tirocini formativi, contratti di apprendistato (sono state scelte le aziende che coprivano una percentuale superiore della retribuzione).
La selezione è stata operata tra i primi 70 giovani iscritti a “Giovani al Futuro”, dei quali 38 hanno partecipato al percorso proposto. Dal 10 dicembre 2012 al 9 febbraio 2013 se ne sono aggiunti 130 e i giovani iscritti sono diventati così 200 (60 % femmine e 40 % maschi). Il 61 per cento è laureato, il 32 diplomato, il 6 ha frequentato le scuole dell’obbligo e l’1% ha conseguito master post laurea.
Tra le motivazioni di iscrizione al progetto il 33% ha indicato la ricerca di training personale, il 25% l’orientamento e il 42% opportunità da cogliere a Modena. Per tutti gli iscritti è previsto un nuovo percorso di workshop in aprile e maggio al quale seguirà un nuovo bando per le aziende.
Al progetto “Giovani al Futuro” promosso dal Comune di Modena, hanno aderito Provincia, Camera di Commercio, Università, Er-Go (Azienda regionale per il diritto agli studi superiori) e Modena Formazione.
L’idea è tra quelle emerse dagli incontri di “Effetto Modena, pensieri sulla città che cambia”, gli stati generali voluti dall’Amministrazione comunale.
AZIENDE ADERENTI E FIGURE CERCATE
Tra i 30 progetti presentati per l’inserimento al lavoro ci sono sviluppo software e attività di copywriting. Gli ingegneri i più ricercati. Imprese da tutti i settori economici
Un’impresa che produce packaging metallico cercava un giovane da inserire per implementare un software gestionale capace di collegare commerciale, logistica e pianificazione. Un’altra che si occupa di e-commerce per strumenti di meccanica di precisione (settore sport estremi) era alla ricerca di un copywriter per le schede di presentazione dei prodotti in vendita on line. Sono solo un paio di esempi dei progetti presentati al bando per l’inserimento al lavoro di “Giovani al futuro”.
Le aziende della provincia di Modena che hanno risposto sono state trenta.
Si tratta di imprese di dimensioni diverse: da 1 a oltre 500 dipendenti; sia start up, nate negli ultimi tre anni, sia imprese nate tra gli anni 60 e i ‘90. Tutti i settori dell’economia modenese sono rappresentati: dall’industria alimentare a quella meccanica, dal settore ceramico alla produzione di abbigliamento, dall’Ict (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) ai servizi e al biomedicale, dall’edilizia alle energie rinnovabili. I settori maggiormente rappresentati sono i servizi alle imprese (8 aziende), il meccanico (5) e l’Ict (3 imprese).
Per quanto riguarda i profili richiesti, la metà delle imprese che hanno inviato la manifestazione di interesse ricercavano laureati in ingegneria (informatica, gestionale, elettronica, chimica/biomedica, dei materiali, dell’automazione), mentre il 30% ricercava laureati in economia, giurisprudenza, marketing e comunicazione.
Il 6% delle ricerche interessava diplomati informatici e un’identica percentuale giovani con diploma di grafica e pubblicità. Diverse imprese hanno segnalato che oltre al titolo di studio, ai giovani si richiede soprattutto motivazione e impegno nel lavoro.