Hanno utilizzato il bancomat rubato per prelievi di danaro contante e per rifornimenti di benzina: spese addebitate sul conto della derubata che ha dovuto quindi integrare la denuncia del furto con quella dell’indebito utilizzo di bancomat che gli ha causato l’alleggerimento del conto per oltre un migliaio di euro. Non sono però riusciti ad assicurarsi l’impunità in quanto le indagini condotte dai Carabinieri di Bibbiano, hanno permesso di identificare il terzetto di malfattori. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri, gli odierni indagati – due donne ed un uomo – dopo aver borseggiato un’anziana reggiana hanno usato il suo bancomat per prelievi di danaro contante e rifornimenti di benzina. Si tratta di un 35enne di Bibbiano e di due casalinghe di 40 e 32enne, entrambe di Reggio Emilia che i Carabinieri di Bibbiano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine ai reati di furto, ricettazione e indebito utilizzo di carta bancomat.
I fatti risalgono agli inizi dello scorso mese di dicembre quando le due donne hanno avvicinato una 65enne reggiana intenta a far spesa in un supermercato di Bibbiano. Mentre una la distraeva con pretestuosi consigli sugli acquisiti l’altra gli sfilava il portafoglio dalla borsa lasciata sul carrello contenente circa 500 euro, documenti personali e soprattutto il bancomat completo del codice segreto. Il bottino e’ stato quindi abbondantemente “rimpinguato” dal’uso del bancomat. Oltre al furto quindi la derubata ha denunciato, come successivamente appreso dall’estratto conto, anche l’indebito uso del bancomat utilizzato dopo il furto per alcuni prelievi di danaro contante da sportelli bancomat della città per circa un migliaio di euro e rifornimenti di benzina per alcune centinaia di euro. I Carabinieri di Bibbiano, data l’assenza di testimonianze dirette, sono ricorsi alla tecnologia e dopo un lungo e laborioso esame dei filmati dei sistemi di videosorveglianza del supermercato, degli sportelli bancomat e dei distributori di benzina dove il bancomat è stato utilizzato sono risaliti agli odierni indagati. Oltre alla tecnologia infatti a venire in aiuto ai Carabinieri anche le “fedine penali sporche” dei tre indagati che come sovente capita ha giocato a sfavore del terzetto in quanto dalla visione dei filmati i tre sono stati immediatamente riconosciuti dai Carabinieri che gli denunciavano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine ai citati riferimenti normativi violati.