“Conclusioni affrettate, euforia ingiustificata. Per fermarlo noi abbiamo pagato il ricorso al Capo dello Stato”. Il Movimento 5 Stelle ritiene che non sia stato formalizzato alcun passo indietro per il deposito di gas: a febbraio abbiamo finanziato il ricorso al Capo dello Stato, unica via per lo stop definitivo.

“Non so chi sia più imbarazzante fra la faccia di bronzo di Alberto Silvestri, Sindaco di San Felice sul Panaro, o Palma Costi, forse un po’ a digiuno con la lingua inglese per evitare figuracce” – dice Andrea Defranceschi, Capogruppo del Movimento 5 Stelle, in merito alle euforiche dichiarazioni dei due esponenti PD, che danno per seppellita l’ipotesi di un deposito di gas a Rivara ad opera della RGS, ex ERS.
“Adesso Silvestri esulta, ma finge di scordare che è stato lui, come Assessore alle Attività Produttive, uno dei principali patrocinatori del deposito. E Palma Costi? Se si fosse presa il disturbo di leggere le carte, anziché affidarsi alla Gazzetta di Modena e al Sole 24 Ore, si renderebbe conto che la traduzione del testo non giustifica le conclusioni euforiche cui si è giunti. Anche uno studente al primo anno di università capirebbe che un’impresa può anche decidere di non occuparsi più di un proprio ramo aziendale senza doverlo “tombare”.
Può semplicemente cederlo insieme al titolo od ai titoli, ai beni, al know how etc. connessi al suo esercizio.
Se dunque RGS avesse anche deciso di non occuparsi più di stoccaggio, è noto che ha comunque investito svariati milioni di euro nel corso di questi dieci anni ed ha comunque ancora un titolo, ancorché sub iudice. Come si può pensare che la società dall’oggi al domani – essendo peraltro anche quotata in Borsa – “cestini” tutto come se nulla fosse, limitandosi a scrivere quattro righe agli investitori? E’ una conclusione fondata sul nulla” – spiega Defranceschi, che continua – “Il progetto di Rivara è quello principale e rappresenta l’asset economicamente di maggior valore per la società. Non è pensabile che quest’ultima non tenti quantomeno di cederlo, in tutto od in parte, ad altre imprese nel caso avesse davvero deciso di occuparsi di altro. L’ultimo, e unico baluardo certo, contro il deposito di gas è il ricorso al Capo dello Stato che alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle hanno preparato e ho pagato con l’avanzo dello stipendio che non percepisco , finanziandolo interamente. Le giravolte del Partito Democratico non saranno certo sfuggite ai cittadini, così come non sarà sfuggito che non hanno mosso un dito per impedire il deposito anzi, come ricordato, Silvestri ne fu promotore e caldeggiatore. Poi la popolazione si è messa di traverso e dunque il PD ha iniziato il consueto percorso curvilineo e depistatorio. E’desolante constatare che dopo mille giravolte Silvestri sia riuscito a diventare anche Sindaco e a piazzarsi ora sulla sponda opposta qualificandosi come “paladino” dei cittadini contro ERS. Con che coraggio? Un paladino che in realtà continua non muovere un dito ma è solo ansioso di arrogarsi pure la paternità di una improbabile “vittoria” che solo lui continua a millantare e di cui in ogni caso non avrebbe alcun merito. All’azione di contrasto legale e giudiziale il Movimento 5 Stelle, invece” – ringrazia tutti il Capogruppo – “si è dedicato grazie all’impegno ed alla collaborazione di molti cittadini attivisti della bassa reggiana e modenese tra cui in particolare Andrea Losi, attuale consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Carpi, Elisabetta Sala del coordinamento NO TRIV della bassa reggiana; Zeno Razzaboni, firmatario del ricorso, attivista del Movimento 5 Stelle area nord ed esponente del Comitato No Cispadana nonché Carlo Valmori, insieme a Vittorio Ferraresi e Michele Dell’Orco, era tra i candidati emiliani alle recenti elezioni politiche in rappresentanza del Movimento 5 Stelle. Naturalmente un grazie speciale all’Avvocato Pier Giorgio Rebecchi, che ha stilato il ricorso senza pretendere un euro, solo spinto dall’amore verso le sue terre. Abbiamo pagato solo le spese vive. Dell’Orco e Ferraresi, come noto, sono stati eletti alla Camera dei Deputati che si insedierà il prossimo 15 marzo. Dunque anche da Roma il Movimento non mancherà di seguire gli sviluppi di una vicenda nella speranza di portarla davvero ad un suo definitivo azzeramento sul piano legislativo, nell’interesse di tutti i residenti della bassa modenese.”

ANDREA DEFRANCESCHI
Capogruppo
Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle
Emilia-Romagna