Il racket del gasolio dietro i continui furti di greggio? E’ una forte ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia alla luce dei continui furti registrati nel reggiano ai danni di aziende prevalentemente di autotrasporti che si vedono svuotate le cisterne aziendali e i serbatoi dei mezzi pesanti. Negli ultimi mesi i soli carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno operato una ventina di arresti di “vampiri” del greggio raccogliendo importanti elementi che suffragano l’ipotesi racket come il sequestro di vere e proprie mappe con indicati gli obiettivi da colpire. Nella more che le indagini su quest’aspetto facciano luce un altro colpo agli adepti del greggio è stato inferto ieri sera dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che hanno arrestato un cittadino serbo 32enne di Bagnolo in Piano ed un italiano 61enne di Sant’Ilario d’Enza, entrambi autotrasportatori, sorpresi dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile mentre erano intenti a svuotare i serbatoi dei mezzi pesanti di un’azienda di autotrasporti di Bagnolo in Piano. Un centinaio i litri di gasolio già “succhiati” dai due ladri a cui i Carabinieri hanno sequestrato il classico armamentario per tale tipologia di furti ovvero tubo di gomma, taniche di plastiche ed anche specifici attrezzi da scasso utilizzati per forzare il dispositivo anti prelevamento del carburante presente nei serbatoi dei mezzi pesanti che impedisce l’introduzione di tubi. E mentre il gasolio recuperato dai Carabinieri veniva restituito all’azienda di autotrasporti reggiana derubata i due ladri venivano condotti in caserma dove alla luce della flagranza del reato di furto venivano arrestati. Questa mattina i due compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere del reato di concorso di furto aggravato. L’ennesimo furto quindi che numeri alla mano conferma l’esistenza di un vero e proprio allarme furti gasolio che non può assolutamente essere ricondotto a singole azione predatorie ma probabilmente ad una vera e propria organizzazione che ricetta il gasoli rubato che poi finisce per alimentare il mercato nero.