polizia_sassuolo_5All’inizio di settembre dell’ anno scorso un uomo residente a Mantova denunciava presso il Commissariato di aver subito una truffa informatica dei dati della propria carta di credito aperta presso una filiale di Sassuolo. Il raggiro era avvenuta attraverso il metodo del phishing che è un tipo di truffa realizzata attraverso Internet. Esso consiste nell’inviare e-mail del tutto simili nell’aspetto grafico a quelle provenienti da banche o siti dove è necessaria una registrazione, come, ad esempio, siti di e-commerce. Nel testo dell’e-mail s’invita l’utente, a causa di problemi di registrazione o di altra natura, a validare l´identificativo utente, la relativa password o altri dati personali, a collegarsi a uno specifico sito web, cliccando su un link segnalato sulla pagina stessa. Il collegamento in realtà rimanda ad un sito molto simile all’originale, dove è chiesto di inserire i propri dati (password, account), che, in questo modo saranno carpiti dal truffatore, che poi li riutilizzerà per compiere transazioni od operazioni fraudolente.

Infatti, al truffato era giunta una e-mail che richiedeva i codice di sicurezza. L’uomo forniva i propri dati e nei giorni seguenti aveva modo di notare dal proprio estratto conto l’ammanco di denaro pari a 100 euro. La finalità dei truffatori era quella di prelevare piccole somme, per diversi periodi, in modo tale da non ingenerare subito sospetto nel titolare della carta.

Immediatamente, sono state attivate sofisticate indagini informatiche che hanno permesso agli investigatori del Commissariato di risalire a N.A , cittadino rumeno di anni 30, con svariati precedenti per truffe commesse a mezzo di strumenti informatici. N.A aveva eletto residenza nella provincia di Latina ma si era reso subito irreperibile per cui le ricerche erano state estese in campo nazionale. Nella giornata di ieri è stato fermato ad un posto di controllo nella città di Roma. Nei confronti di N.A è scattata la denuncia in stato di libertà per detenzione abusiva di codici di accesso ai sistemi informatici e telematici. Sono in atto indagini per individuare i complici che hanno agito insieme a lui per ripulire il denaro attraverso vari passaggi.