la-scuola-prima-di-tuttojpgUna giornata di riflessione sulle esperienze avviate in Emilia nella ricostruzione degli edifici scolastici e nella sperimentazione di una didattica innovativa, per condividere quanto vissuto e realizzato insieme dalle istituzioni e dalle comunità nei mesi dopo il sisma del maggio scorso. Se ne parlerà sabato 23 marzo a Mirandola, in provincia di Modena, a partire dalle ore 9, nel convegno dal titolo “La scuola prima di tutto. Che cosa abbiamo imparato dopo il terremoto dell’Emilia del 20-29 maggio 2012”, che intende essere un primo appuntamento per analizzare e trarre considerazioni ed esempi da quanto scaturito dall’esperienza drammatica del sisma.

“Dal terremoto abbiamo imparato che è proprio nei momenti più critici che occorre dotarsi di una visione ampia – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi – L’Emilia è diventata nell’estate 2012 un laboratorio di sperimentazione di tutte le tecnologie disponibili per la costruzione di scuole sicure, innovative e sostenibili. Ma non solo, nell’emergenza in Emilia il meccanismo istituzionale non si è rotto, anzi ne è uscito rafforzato. Sono aspetti importanti, da valorizzare perché crediamo possano aiutare tutto il Paese a trovare nuove vie”.

Nel corso dell’iniziativa, che sarà conclusa dal Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, sarà presentato un volume fotografico e sarà proiettato il documentario “Il battito della comunità. La ricostruzione delle scuole dell’Emilia”, realizzati dalla Regione Emilia-Romagna per raccontare con le immagini come è stata gestita l’emergenza creata dal sisma e la ricostruzione delle scuole. Il filmato, della durata di 35 minuti e con la regia di Claudia Tosi, è un racconto a più voci per documentare i primi mesi di scuola nei comuni colpiti che attraverso interviste ad amministratori, insegnanti e studenti, restituisce il senso di un’esperienza collettiva e della centralità della scuola nella vita di una comunità.

Il convegno che si svolge a Villa Tagliata (via Dorando Pietri 23, Mirandola) sarà trasmesso in diretta web sul sito http://www.regione.emilia-romagna.it/ e www.scuolaer.it

I danni alle scuole

Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 hanno duramente segnato le scuole dell’Emilia, provocando danni molto gravi alle strutture dei comuni più vicini all’epicentro e lesioni significative anche a quelle di aree relativamente più lontane, come ad esempio nei comuni di Modena, Bologna e Reggio Emilia.

Dalle prime scosse sono stati controllati, in alcuni casi con ripetuti sopralluoghi, 1.041 edifici scolastici: 471 sono risultati agibili (esito di agibilità “A”), 301 temporaneamente inagibili ma agibili con azioni di pronto intervento (esito di agibilità “B”), 63 parzialmente inagibili (esito di agibilità “C”), 19 temporaneamente inagibili (esito di agibilità “D”), 160 inagibili (esito di agibilità “E”) e 27 inagibili per rischio esterno (esito di agibilità “F”). Complessivamente nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia erano 570 gli edifici scolastici danneggiati a diversi livelli.

Il Programma Operativo Scuole

Da subito l’obiettivo è stato quello di mettere in campo una serie di interventi finalizzati a consentire la riapertura delle scuole in tempo utile per un regolare svolgimento dell’anno scolastico 2012-2013.

Il Programma Operativo Scuole, approvato con ordinanza n. 5 del 5 luglio 2012, ha previsto tre macro-interventi: la riparazione immediata, con rafforzamento locale, degli edifici scolastici che avevano avuto un esito di agibilità “B” e “C”, per consentire il riutilizzo delle scuole già a settembre 2012; la costruzione di Edifici Scolastici Temporanei (EST) in sostituzione delle scuole che non potevano essere riparate e riattivate entro settembre 2013; l’acquisizione in locazione, montaggio e smontaggio di Prefabbricati Modulari Scolastici (PMS) per quelle scuole che potevano essere ripristinate entro settembre 2013.

Il primo intervento, la riparazione immediata degli edifici scolastici, è stato gestito dai Comuni, dalle Province e dai proprietari delle scuole paritarie, che hanno ripristinato, mettendole in sicurezza, oltre 300 scuole.

Dopo aver individuato le aree destinate agli Edifici Scolastici Temporanei e alle connesse opere di urbanizzazione e, conseguentemente, approvato le varianti agli strumenti urbanistici, la Struttura tecnica del Commissario delegato ha bandito le gare di appalto, con procedura aperta per gli EST e negoziata per i PMS. Le imprese hanno sviluppato la progettazione preliminare, hanno formulato l’offerta e, dopo l’aggiudicazione con valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, hanno immediatamente avviato i lavori per la realizzazione delle opere.

Tutti gli EST, 28 edifici, sono stati realizzati entro ottobre 2012, sostanzialmente nei tempi programmati, con lievi ritardi dovuti in parte al maltempo ed in parte ad imprevisti,

La riparazione immediata degli edifici scolastici e la costruzione degli EST e dei PMS hanno consentito lo svolgimento dell’anno scolastico 2012-2013 in modo regolare e in condizioni di sicurezza per migliaia di studenti delle zone terremotate.

L’investimento complessivo del Programma Operativo Scuole è stato di 224 milioni di euro, così suddivisi:

– 25 milioni di euro per la riparazione immediata degli edifici scolastici con esito di agibilità “A”, “B”, “C”;

– 35 milioni di euro per la riparazione immediata, con miglioramento sismico, degli edifici scolastici con esito di agibilità “E”;

– 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza immediata degli edifici scolastici già esistenti con tipologia costruttiva prefabbricata;

– 67 milioni di euro per la costruzione di Edifici Scolastici Temporanei (EST);

– 25 milioni di euro per l’acquisizione in locazione, montaggio e smontaggio di Prefabbricati Modulari Scolastici (PMS);

– 33 milioni di euro per la costruzione di palestre temporanee;

– 24 milioni di euro per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione necessarie ad assicurare il funzionamento degli EST e dei PMS;

– 1,5 milioni di euro per l’affitto di strutture, i traslochi, l’acquisto di arredi;

– 10 milioni di euro per la costruzione di edifici in sedi nuove e diverse a seguito della riorganizzazione della rete scolastica.