“Viene migliorata ulteriormente una normativa che è già all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del benessere degli animali”. L’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Carlo Lusenti, ha così commentato la legge approvata oggi dall’Assemblea legislativa regionale che modifica e integra la legge regionale 5/2005 “Norme a tutela del benessere animale”.
Importante e innovativo, ha osservato Lusenti, l’articolo che introduce la possibilità per la persona ricoverata di farsi portare il proprio animale da compagnia all’interno delle strutture di cura pubbliche e private accreditate nelle ore di visita.
“La presenza dell’animale – ha sottolineato l’assessore – agisce direttamente sul benessere fisico e psichico della persona malata. E’ questa una opportunità di portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia”.
“Non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia – ha aggiunto – se non iniziative sporadiche introdotte in alcuni reparti o in alcune strutture. In questo senso, l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna è una assoluta novità”.
Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale approverà un provvedimento che disciplina l’accesso degli animali nelle strutture di cura.
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La modifica della legge sul benessere animale che vieta l’uso della catena per i cani e per gli altri animali d’affezione, proposta dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo assieme al collega Marco Monari, è stata approvata oggi dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
“Con un accordo bipartisan fra tutte le forze politiche – spiega la consigliera Meo – abbiamo raggiunto un risultato storico: per la prima volta in Italia si vieta esplicitamente l’uso della catena e di altri simili sistemi di contenzione per gli animali d’affezione. Ora speriamo che questo esempio venga seguito da tutte le altre Regioni italiane e, perché no, anche dal Parlamento che potrebbe estendere il divieto a tutto il paese”.
“Con la legge approvata oggi si è anche riconosciuto ai pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie della nostra regione il diritto, seguendo alcune regole, di farsi visitare dai propri amici animali, consentendo così la continuazione dei rapporti d’affetto durante il periodo di cura.”
“Rispetto alle polemiche – continua Meo – che sono state sollevate dalle associazioni animaliste alla vigilia del voto in aula, in Assemblea legislativa siamo prontamente intervenuti stralciando le norme che consentivano alle Province di attuare piani di abbattimento dei piccioni.”
“Come tutte le leggi anche questa avrà bisogno di essere implementata e migliorata attraverso l’approvazione dei regolamenti attuativi, per l’elaborazione dei quali fin da ora invito tutte le associazioni interessate a collaborare con la Commissione competente avanzando le loro proposte.”
“Abbiamo dato – conclude l’esponente ecologista – un segnale di civiltà che risponde ad un nuovo tipo di rapporto tra uomo e animali, una risposta chiara ed efficace ad un problema sollevato da tante persone che hanno a cuore il rispetto per tutti gli esseri viventi.”