Una prestigiosa rivista statunitense, il “Journal of Clinical Oncology”, la rivista più letta dagli oncologi di tutto il mondo, ha ospitato sulle sue pagine un articolo tutto “made in Modena” sul trattamento del linfoma follicolare. Ne sono autori ricercatori dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, coordinati dal prof. Stefano Sacchi, Direttore del Dipartimento di Medicina Diagnostica, Clinica e di Sanità Pubblica, ed il prof. Massimo Federico, docente di Oncologia medica. L’importanza dello studio è sottolineato dal fatto che la rivista ha deciso di pubblicarlo insieme ad un editoriale di commento.

Il prof. Oliver Press del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, autore dell’editoriale, ha concluso rivolgendo un sentito ringraziamento ai ricercatori modenesi “per avere realizzato uno studio importante e ben condotto, cha ha dato un grande contributo alla conoscenza sulla terapia di prima linea dei linfomi follicolari (the authors of the FOLL05 trial are to be congratulated for producing an important, well-conducted study that contributes greatly to our knowledge of induction therapy for patients with FL)”.

Il linfoma follicolare rappresenta circa il 15% di tutti i linfomi, con un’incidenza pari a 4-5 nuovi casi ogni 100.000 persone l’anno. “La malattia – spiegano il prof. Stefano Sacchi ed il prof. Massimo Federico – ha generalmente un andamento <indolente>, ma quando diventa sintomatica richiede un adeguato trattamento”.

Fino ad oggi non erano mai stati condotti studi che consentissero di aiutare lo specialista a scegliere la migliore terapia, tra quelle oggi disponibili. Lo studio, effettuato dal gruppo di ricercatori modenesi fornisce finalmente una risposta chiara a questo quesito.

Attivato nel 2005, il trial clinico ha coinvolto 58 centri ematologici sparsi su tutto il territorio nazionale, completando la fase di arruolamento nel 2010 con il reclutamento di 534 pazienti volontari. La ricerca ha permesso di stabilire che lo schema R-CHOP deve rappresentare il nuovo standard per il trattamento in prima linea del linfoma follicolare. Da sottolineare che il coordinamento, la raccolta ed elaborazione dei dati è stata coordinata e gestita dai ricercatori e dai medici dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e rappresenta un esempio della qualità della ricerca clinica accademica condotta in Italia. Infatti il progetto, dall’ideazione alla conduzione fino alla definizione delle conclusioni, è stato gestito da ricercatori modenesi in maniera autonoma ed indipendente, senza alcuna sponsorizzazione da parte di aziende farmaceutiche.

Massimo Federico

Attualmente è professore ordinario di Oncologia medica all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dove ha iniziato la sua carriera accademica nel 1980 quando dopo la laurea divenne ricercatore. Presidente dell’Associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro dal 1994 è autore di 268 articoli e pubblicazioni apparsi su molte delle più autorevoli riviste internazionali. Coordinatore di importanti progetti di ricerca nazionali ed internazionali sui tumori ereditari della mammella e dell’ovaio ha ricevuto per la sua attività numerosi riconoscimenti e borse di studio.

Stefano Sacchi

Docente di Metodologia clinica è attualmente Direttore del Dipartimento di Medicina Diagnostica, Clinica e di Sanità Pubblica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.