Il processo di coinvolgimento e ascolto delle forze economiche e sociali del territorio è durato circa sette mesi ed è stato suddiviso in due fasi: la prima fase che ha coinvolto un gruppo ristretto di portatori di interesse, rappresentanti del mondo politico ed associativo; la seconda, più aperta, rivolta all’intera comunità.

La prima fase del processo, iniziata nel luglio 2012, aveva l’obiettivo di far emergere le posizioni e i punti di vista dei principali attori locali rispetto ai principi, i temi e le azioni che avrebbero dovuto guidare la stesura del piano.

Gli esiti di questa prima fase di indagine sono stati utilizzati per progettare la seconda parte del processo di ascolto e in particolare i risultati dell’ascolto sono serviti per definire i temi da sottoporre a discussione pubblica.

Nel mesi di gennaio e febbraio 2013 sono stati organizzati cinque incontri, aperti ai cittadini, sui seguenti temi: le dimensioni e le caratteristiche della crescita, politiche di recupero e rigenerazione urbana; la mobilità: ciclopedonalità, mobilità ferroviaria, viabilità tradizionale e il raccordo con le grandi vie di comunicazione; le aree produttive, l’innovazione, le politiche diffuse a sostegno dell’apparato produttivo e dell’agricoltura; le infrastrutture culturali, sociali e sportive; l’ambiente e il territorio.

Alcuni dati sulla partecipazione

La partecipazione complessiva agli incontri è stata di 364 presenze con una media di oltre 70 cittadini per serata. Tra le persone che si sono registrate (256 totali), 158 hanno partecipato ad almeno un incontro mentre 98 hanno partecipato a più di una serata (di cui 11 hanno preso parte alla quasi totalità degli incontri). Dall’elenco delle persone registrate risulta una partecipazione sbilanciata a favore degli uomini con la presenza (ad almeno un incontro) del solo 15% di donne.

Nel corso delle cinque serate sono stati realizzati sedici gruppi di discussione, redatti cinque report di sintesi dei lavori (pubblicati nei giorni successivi agli eventi sul sito del progetto) e presentate al pubblico cinque relazioni descrittive dei temi in discussione.

Gli strumenti e le azioni di comunicazione

Agli incontri sono stati invitati i rappresentanti di associazioni, gruppi ed organizzazioni economiche, sociali e politiche presenti sul territorio. Complessivamente sono stati invitati oltre 400 soggetti locali; la partecipazione è stata poi estesa a tutta la cittadinanza attraverso una serie di azioni e strumenti di comunicazione.

In particolare, è stato attivato un sito internet dedicato al processo (www.psccastelli.it), attraverso il quale sono state veicolate le informazioni rispetto al calendario degli incontri, i risultati delle discussioni, le relazioni tecniche di illustrazione dei diversi temi trattati.

Le attività di comunicazione sono state accompagnate da una attività di ufficio stampa che ha promosso la pubblicazione di 40 articoli sulla stampa locale (è possibile consultare la rassegna stampa sul sito internet del progetto) e la redazioni di 18 comunicati stampa.

Infine, il calendario degli incontri è stato distribuito presso i comuni e i punti di accesso al pubblico di alcuni enti ed associazioni.

Gli incontri con le associazioni di categoria

I risultati emersi nel corso degli incontri con i cittadini sono stati presentati e discussi con le associazioni di categoria presenti sul territorio in quattro differenti incontri che si sono svolti dal 25 febbraio all’1 marzo 2013.

Il questionario on line

Le posizioni e le proposte presentate dai cittadini, verificate e discusse con le rappresentante locali, sono state poi sintetizzate e raccolte all’interno di un questionario. Quest’ultimo, incentrato sui temi più rilevanti emersi nel corso del processo di ascolto, è stato pubblicato il 4 marzo e ritirato il 29 marzo.

Il questionario comprendeva 17 domande suddivise in cinque aree di interesse: crescita e residenza; sviluppo economico; mobilità; servizi sociali e culturali e ambiente.

Hanno risposto al questionario 131 persone.

Nuove aree produttive per settore agroalimentare ed innovazione, prolungamento della Pedemontana e contenimento dei nuovi insediamenti abitativi: questi alcuni degli elementi del documento strategico del PSC

Analisi della domanda abitativa, priorità ad innovazione, tutela del settore agroalimentare e progetti legati alla viabilità come volano per lo sviluppo. Questi gli elementi principali contenuti nel documento strategico del PSC, in cui si ritrovano le linee generali che le Amministrazioni intendono realizzare attraverso il PSC intercomunale (Castelnuovo, Castelvetro, Vignola, Svignano e Spilamberto). Con lo strumento PSC non si assegnano e non si pianificano diritti edificatori. Con lo strumento PSC si definiscono le diverse politiche territoriali definendone localizzazioni, obiettivi, caratteristiche, limiti quantitativi e compatibilità ambientali. La pianificazione concreta entro quegli ambiti, quei limiti e la relativa assegnazione di diritti edificatori sono funzioni esercitate dai singoli comuni attraverso il POC (Piano Operativo Comunale) che declinerà praticamente ciò che nel PSC emerge come linea strategica, assegnando delle priorità di intervento.

Domanda Abitativa

La proposta di PSC che viene presentata propone di compiere una scelta netta: rispondere prioritariamente alla domanda delle comunità dell’Unione sostenuta da fenomeni sociali e culturali; non assecondando invece la domanda abitativa proveniente da altri territori.

Le analisi fin qui svolte confermano che nel territorio dell’Unione, nonostante la crisi, il saldo demografico è attivo. La futura domanda abitativa nel nostro territorio sarà sostenuta soprattutto da due elementi a cui il PSC si pone l’obiettivo di rispondere: l’aumento dei nuclei familiari, tendenza che la crisi magari rallenterà, ma non eliminerà perché frutto di fenomeni sociali e culturali tra l’altro non “governabili” con strumenti urbanistici; il divario tra le caratteristiche della domanda di mano d’opera dell’apparato produttivo (lavorazione carni, zootecnia, agricoltura, etc.) e l’offerta concreta che il territorio esprime. Divario che la profonda crisi che stiamo vivendo tende a ridurre ma non ad annullare.

La potenziale domanda di nuove abitazioni a cui riteniamo rispondere dovrà trovare risposta principalmente all’interno di politiche di rigenerazione urbana diffusa e solo secondariamente in nuove edificazioni.

Alcuni obiettivi qualitativi come la classe energetica o la qualità ambientale degli interventi dovranno sempre di più diventare veri e propri standard urbanistici inseriti nel quadro regolamentare attraverso il RUE.

Attività produttive

– Creazione di una “cittadella del cibo” nell’ex SIPE, in cui attrarre e concentrare politiche di sostegno e promozione alle nostre eccellenze ed al territorio. Una “cittadella del cibo” che si pone l’obbiettivo di aumentare l’attrazione territoriale ricercando prima di tutto maggiori sinergie tra i principali soggetti del territorio;

– Preservare e valorizzare l’identità agroalimentare favorendo, sul piano urbanistico, politiche anti-sprawl (evitare la dispersione urbana nel territorio rurale) e di recupero del paesaggio rurale.

Verranno inoltre individuate tre aree dedicate ad alimentare, innovazione e nuove imprese, delocalizzazioni e/o nuovi insediamenti:

– Una nuova area tecnologicamente ed ecologicamente attrezzata per l’industria alimentare in prossimità del casello autostradale di Modena Sud sull’A1 e del prolungamento della complanare.

– Due ambiti molto diversi tra loro per la localizzazione dei progetti produttivi innovativi: uno più tradizionale a Spilamberto, vicino alla Pedemontana (Sipe Alte), nelle vicinanze del costruendo Tecnopolo e l’altro con caratteristiche innovative nel contesto urbano di Vignola attraverso un importante progetto di recupero dell’ex mercato della frutta.

– L’altro ambito a Castelvetro in zona Sant’Eusebio è finalizzato ad una area produttiva più tradizionale, intersettoriale in grado di rispondere in primo luogo alla domanda di delocalizzazioni di attività esistenti ed eventuali nuovi insediamenti in grado di rafforzare l’identità e la ricchezza del nostro territorio.

Obiettivi prioritari relativi alla mobilità

– Il completamento della Pedemontana (sia nel Bolognese sia a Castelvetro), della Complanare autostradale Modena Nord-Modena Sud e il suo prolungamento fino alla tangenziale di Castelfranco Emilia

– Il nostro territorio dispone di un collegamento ferroviario con l’importante nodo di Bologna. In un’ottica infrastrutturale di lungo periodo, a cui la proposta di PSC deve guardare, occorre prevedere un nuovo tracciato che, a partire dal confine con Bazzano, si colleghi alla linea Modena-Sassuolo utilizzando il corridoio della Pedemontana.

Infrastrutture sociali, scolastiche, culturali, ambientali e sportive

– Nella territorio di Vignola dovranno trovare risposta le politiche di attività motorie e sportive legate all’acqua mentre nei territori di Savignano e Spilamberto le politiche legate alle altre discipline a cui non è possibile rispondere con investimenti dei singoli comuni.

– L’offerta di Savignano sarà articolata su due poli: un parco sportivo con attrezzature all’aperto lungo il fiume Panaro, in posizione speculare al centro di Vignola e un nuovo centro sportivo con attrezzature indoor, nel comparto di riqualificazione Italcementi. I due poli saranno tra loro collegati da un “anello” ciclopedonale in sede protetta.

La parte culturale-turistica vede da una parte una progettualità già realizzata (p.es. Castello, Teatro Fabbri e Biblioteca Auris a Vignola; Teatro la Venere a Savignano; Centro Storico a Castelvetro e Castello di Levizzano; Centro storico, Antiquarium e Museo del Balsamico Tradizionale a Spilamberto; Parco Terramare di Montale) e un’altra in fase realizzativa (Rocca e Museo archeologico di Spilamberto) per costruire una rete di offerte.

La possibilità di mantenere nel nostro territorio un livello infrastrutturale importante e/o la capacità di risposta alla domanda di servizi di queste aree tematiche passa inevitabilmente attraverso politiche e strategie di area vasta.

Ricordiamo che tutti i materiali relativi al Piano Strutturale Intercomunale sono consultabili e scaricabili dal sito www.psccastelli.it.