“A dieci mesi dal terremoto che ha colpito la bassa modenese le imprese denunciano una situazione di stallo e di difficoltà causata dall’eccessiva burocrazia che sta mettendo fortemente a rischio la tenuta del sistema economico del territorio. Quali interventi per snellire e semplificare le procedure burocratiche e risolvere il problema delle difformità e rigidità interpretative di atti e ordinanze? Si stia facendo pressione sul Governo nazionale perché vengano sospesi gli studi di settore nell’area del cratere sismico per il 2012? La Regione intende sostenere la richiesta del Tavolo di crisi rivolta agli istituti di credito aventi sedi nel territorio colpito dal sisma e alla Banca d’Italia di rinnovo dei plafond di credito a tasso agevolato come subito dopo il terremoto?

Domande contenute in un’interrogazione al Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani presentata dal Consigliere regionale Andrea Leoni.

“Alla pedante morsa burocratica si sommano le forti rigidità del sistema bancario nel garantire la liquidità necessaria provocando tempi di attesa troppo lunghi. Le associazioni di categoria della provincia di Modena Cna, Lapam, Confartigianato, Fam, Confcommercio, Confesercenti, Apmi, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza coop italiane nell’ultima riunione del Tavolo di crisi hanno rivendicato con forza, all’indirizzo del Governo, due obiettivi immediati: ottenere la proroga dello stato di emergenza fino alla fine del 2013 e ottenere l’applicazione delle leggi già approvate, in particolare quella che prevede l’utilizzo del fondo di sostegno al reddito per il lavoratore autonomo (creato con il decreto legge 74 del 2012 e mai finanziato), una sorta di cassa integrazione per chi lavora con partita iva che permetta di ricevere un sussidio a compensazione dei mesi di lavoro persi per causa di forza maggiore. Almeno la giungla burocratica – conclude il Consigliere Leoni – deve essere disboscata”.