Sono 169 i neo ingegneri, iscritti agli 11 corsi di laurea (4 triennali e 7 specialistiche) del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ,che martedì 16 aprile taglieranno contemporaneamente il traguardo concludendo i loro studi. Non era mai successo nella storia degli studi ingegneristici, ripresi a Modena solo a partire dal 1990, che un così gran numero di studenti si laureasse lo stesso giorno e nella medesima sessione, soprattutto se si pensa che mediamente da questo Dipartimento fino all’anno scorso sono usciti circa 450 ingegneri.
Nell’anno accademico 2008-09 coloro che hanno conseguito il titolo di laurea erano stati 461, l’anno successivo 2009-2010 furono 451 e nell’anno accademico 2010-2011 hanno terminato gli studi in 468. L’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2011-2012, quella appunto del prossimo 16 aprile, consentirà di aver accompagnato alla soglia del mercato del lavoro complessivamente 511 ingegneri.
La sessione di laurea dei prossimi giorni, che si tiene presso la sede di Strada Vignolese 905 a Modena, quindi, rappresenta una circostanza eccezionale di festa e di partecipazione per il Dipartimento e per il suo corpo docente, che sarà mobilitato praticamente senza soluzione di continuità per l’intera giornata dalle 9.00 del mattino fino al tardo pomeriggio per garantire la regolarità di presenza nelle varie commissioni istituite nelle aule, dove si svolgeranno le discussioni, o impegnati come relatori accanto ai ragazzi che dovranno presentare le proprie tesi.
“Sono particolarmente soddisfatto dei risultati fin qui conseguiti, non solo in termini di numeri, ma anche di qualità dei lavori di tesi svolti – commenta il Direttore del Dipartimento, prof. Alessandro Capra -. Segnalo che la gran parte delle tesi derivano da problemi concreti posti da aziende del territorio presso le quali molti tesisti hanno svolto lo stage”.
Dal punto di vista organizzativo lo sforzo sarà notevole ed il Campus universitario di Ingegneria pullulerà non solo per la presenza dei protagonisti di queste giornate, studenti e docenti, ma anche dei numerosi parenti ed amici che non vorranno perdersi uno dei momenti più importanti della vita di questi giovani.
Per la stessa realtà economico-industriale locale l’immissione di 169 nuovi ingegneri può costituire un fondamentale contributo al rilancio delle prospettive di sviluppo e competitività del sistema, che sarà messo nelle condizioni di attingere a nuove figure professionali altamente preparate e pronte a fare il loro ingresso nel mercato del lavoro.
Si ricorda che dal rapporto del Consiglio Nazionale degli Ingegneri anno 2011 “… Continua a crescere il numero degli ingegneri in Italia, con una componente femminile che diviene sempre più consistente (23.1%) […] gli ingegneri si confermano capaci di conservare un’invidiabile condizione di “piena occupazione”. […] Gli ingegneri italiani si confermano una componente altamente qualificata della forza lavoro e si propongono come motore dello sviluppo futuro del Paese”. Nel 2010 le assunzioni nelle imprese private su scala nazionale sono state di 20.060 ingegneri.
Gli stessi dati occupazionali relativi ai laureati del 2011, resi noti recentemente attraverso il XV Rapporto del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, dimostrano che la laurea in ingegneria è una di quelle che offre maggiori opportunità di impiego e lavoro. Infatti, rispetto ad una media di disoccupazione generale che – per quanto riguarda i laureati dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (a un anno dalla laurea) – è del 25.5% per i laureati di primo livello (in possesso di diploma di laurea triennale) e dell’11,9% per quanti hanno completato la propria formazione con il conseguimento di un titolo di secondo livello (magistrale + 2), gli ingegneri modenesi a spasso dopo un anno dalla laurea (laureati nel 2011 che dunque nel 2012 ancora cercavano) erano il 9,1% tra quelli di primo livello e addirittura appena 1,9% tra quelli di secondo livello con tassi di occupazione particolarmente brillanti: 36,1% nelle triennali, poiché molti scelgono di continuare gli studi con una laurea di secondo livello, e 96,2% nelle specialistiche/magistrali, dato addirittura più performante rispetto all’anno precedente (+ 0,1%), con tempi di ingresso nel mondo del lavoro rapidissimi, ovvero 1,1 mesi per i laureati di primo livello e 0,6 per i laureati magistrali.
Quanto ai guadagni il salario medio di ingresso per un ingegnere dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è di appena 807 euro con la triennale e quasi del doppio, ovvero 1.370 con la specialistica, con differenze di genere quasi inavvertibili: 606 per le donne in possesso di laurea triennale (851 per i colleghi maschi) e 1.376 per quelle in possesso di laurea magistrale (1.368 per i colleghi maschi).
“Sarebbe certamente auspicabile un maggior riconoscimento retributivo per ragazzi che hanno affrontato studi onerosi ed impegnativi – sottolinea il prof. Alessandro Capra – ma in questo momento di difficoltà per l’intero paese resta la soddisfazione di poter dare un significativo contributo all’innovazione ed alla produzione industriale”.
Più nello specifico i nuovi laureati saranno: 65 nelle 4 triennali che compongono l’offerta formativa del Dipartimento (Ingegneria Civile ed Ambientale, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica e Ingegneria Meccanica, cui si aggiungono studenti di corsi di laurea non più erogati: Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni, Ingegneria dei Materiali); 104 nelle 7 specialistiche/biennali o magistrali/quinquennali (Ingegneria Civile, Ingegneria dei Materiali, Ingegneria del Veicolo, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale).
Questo nel dettaglio i laureati per singoli corsi: