Alberto Vecchi (Pdl) ha presentato un’interrogazione in merito alla Casa di residenza per anziani di Medicina (Bo), struttura accreditata che accoglie persone non autosufficienti e dove lavorano 36 addetti di cui 20 dipendenti dell’Asp del Circondario imolese e 13 dipendenti di una cooperativa privata, la “Ida Poli”.

Il consigliere vuole sapere se corrisponde al vero che l’Asp del Circondario imolese ha intenzione di indire un bando per sostituire la cooperativa privata e quale futuro si prospetta per le 13 lavoratrici della “Ida Poli”. Vuole inoltre conoscere i calcoli “esatti e definitivi” fatti dal Direttore generale dell’Asp e dal consiglio di amministrazione per fare in modo che la gestione della struttura, per metà pubblica, per l’altra privata, “sia in equilibrio”.

Da ultimo, Vecchi chiede se la Regione non ritenga di aprire un tavolo di confronto con Ausl, Asp di Imola e Comune di Medicina al fine di salvaguardare i posti di lavoro delle 13 lavoratrici, “cosi come – ricorda- ha già fatto per i dipendenti di Montecatone, sempre facenti parte dell’Ausl di Imola, per i quali è stata trovata una soluzione”.